Secondo le ultime indagini il Sistema Sanitario Nazionale è sempre più in affanno: i prezzi dei ticket sono sempre più esosi, ma i tempi d’attesa sono lunghissimi. Questi due fattori rendono la sanità privata estremamente competitiva. E qui si arriva al paradosso e cioè che i cittadini sono costretti a pagare gli ammanchi dei bilanci sanitari delle Regioni attraverso le tasse, senza riceverne però alcun vantaggio, anzi il contrario, ritrovandosi alla fine a rivolgersi a servizi sanitari privati.
Per risolvere questo problema il ministro della salute Lorenzin e quello dell’Economia Saccomanni stanno riflettendo su una soluzione del problema che porti all’abolizione dell’entrata in vigore di nuovi ticket sanitari per il 2014. Si tratta di due miliardi di euro che potrebbero essere compensati con i risparmi di spesa del 2012 e del 2013.
Ma il Ministro Lorenzin ci tiene a precisare che per ora si tratta solo di ipotesi di lavoro: “Niente annunci eclatanti. Prima vogliamo trovare soluzioni concrete. Fin dai primi giorni di lavoro abbiamo affrontare il nodo della spesa sanitaria nel suo complesso. Fondamentale è il Patto per la salute, con le Regioni. È chiaro che nel prossimo bilancio non potrà non essere rideterminato il livello del finanziamento del servizio sanitario”.