Cara Unità,
in questi giorni alla Camera si sta discutendo quella che tutto è tranne una decorosa riforma della vecchia e buona legge sui parchi. Se dopo anni taglierà il traguardo dovrà tornare al Senato dove ha già soggiornato a lungo con non migliori risultati. Sconcertante è che i relatori e i più accaniti sostenitori siano del Pd che in più d’un caso sono stati pure presidenti e amministratori di parchi. Ora si ciancia su gestioni e ruoli manageriali per presidenti e direttori mentre moltissimi parchi sono ancora privi di piani a terra come mare. Le proteste più vivaci e senza peli sulla lingua vengono dal movimento ambientalista che più volte si è già rivolto anche al Presidente della Repubblica. Ciò che sconcerta maggiormente è che la sinistra ha svolto negli anni trascorsi un ruolo di punta nel far passare prima la legge 394 nel 1991 e successivamente perché venisse attuata come sempre non è avvenuto a partire dal Ministero dell’ambiente. Possibile che tutto questo e per di più in un momento in cui le questioni ambientali sono al centro di eventi come quello di Bari e di Taormina siano passati così scandalosamente in cavalleria?
On. Renzo Moschini