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I parchi in attesa di un ministro che se li ricordi

Scritto da Renzo Moschini il 25.10.2015

Le associazioni ambientaliste più importanti d’Italia dal WWF al CAI, da Legambiente al Fai,  da Italia Nostra a Pro Natura hanno scritto al ministro all’ambiente Galletti ricordandogli la situazione insostenibile – da anni e non da mesi – dei nostri parchi nazionali. Vari senza presidente e con commissari invecchiati e anche recentemente prorogati, senza direttore e ovviamente senza  piani. Qui non c’entra né la legge né il bilancio ma solo la latitanza politica scandalosa del ministero a cui da tempo si aggiunge quella degli stessi parchi e della loro rappresentanza. Anche nelle regioni le cose vanno tutt’altro che bene come in Liguria dove Toti sta lavorando per ridurre le aree protette –tanto come disse Sammuri- sono troppo grandi e si possono tranquillamente ridimensionare.

E se non bastasse come ha detto la sottosegretaria all’ambiente on Velo il nostro mare è in forte crisi e invece delle aree protette marine malmesse arrivano le trivelle.

Ma all’EXPO i parchi hanno fatto bella figura con prodotti ghiotti confermando che l’ecogastronomia funziona. Peccato che i parchi nazionali e regionali sono stati istituiti per molto più che neppure all’EXPO si è visto.

Renzo Moschini

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