Vado abbastanza regolarmente al negozio equo e solidale della mia cittadina, sita in provincia di Vercelli (Piemonte), perché è in centro, è luminoso, ci sono tante cose, anche inaspettate, forse perché vengono da ogni parte del mondo. Ci vado perché è gestito in gran parte con l’aiuto di volontari che si appoggiano alla Parrocchia e poi perché certi prodotti italiani e stranieri li trovo solo lì.
So che sempre più gente frequenta questi negozi e compra equo e solidale perché c’è anche una ragione davvero etica e solidale, che non elimina la qualità, ma anzi la accresce di un valore che fa le cose più buone e più belle.
Adesso vengo a sapere che la Regione Piemonte, la mia regione, taglia i fondi al commercio equo e solidale. La mia Regione è ora governata da un governatore della Lega, Cota (anche se la sua posizione non del tutto certa poiché c’è un processo penale in corso contro una delle liste grazie alla quale è stato eletto) e da una coalizione di destra.
Non avevo dubbi che molte scelte della Regione mi avrebbero sfavorevolmente colpita: sapevo già che dopo aver un po’ opportunisticamente tergiversato, il governatore avrebbe detto sì, una volta eletto, a Tav e nucleare, ma non prevedevo altri provvedimenti nefasti che, come al solito, purtroppo, sono rivolti all’ambiente il che dimostra la miopia assoluta di queste amministrazioni.
Ricordo infatti che la Regione Piemonte ha proposto di aprire la caccia nei parchi regionali, a pagamento! Ecc. ecc
In sostanza la Regione ha azzerato i fondi previsti dalla Legge n. 26 del 28 ottobre 2009 (amministrazione Bresso) -“Disposizioni per la promozione e la diffusione del commercio equo e solidale”. La legge, che fino ad oggi era in attesa di diventare operativa, era già stata vittima la scorsa estate dei tagli della nuova Giunta, che aveva dichiarato di voler ridurre lo stanziamento da 350.000 euro previsti a 30.000, rendendo di fatto impossibile l’attuazione di buona parte delle azioni previste. Ma da poco gli uffici competenti comunicano che i fondi stanziati per il 2010 non sono più disponibili e che nel bilancio preventivo del 2011 non è prevista alcuna spesa a carico dell’Ente a copertura di iniziative sul commercio equo e solidale.
“È deludente – dichiara Alberto Anfossi, presidente della cooperativa Mondo Nuovo che, insieme a Juan Saavedra della cooperativa I.so.la. e Luca Gioelli della coop. Liberomondo, è portavoce del Coordinamento delle Organizzazioni Piemontesi di Commercio Equo e Solidale – che il lavoro di anni, realizzato in modo partecipato e condiviso a più livelli, sul piano politico e amministrativo, sia oggi vanificato da un atto di prepotenza della Giunta attuale, che dal suo insediamento ha risposto negativamente alle nostre richieste di incontro. In questo modo soffocano sul nascere la neonata legge, frutto di un importante lavoro condiviso, senza neanche ascoltare la nostra voce né voler sapere chi siamo e cosa facciamo da anni sul territorio piemontese, che è peraltro uno dei più significativi nel panorama dell’equo e solidale italiano.”
Spero questa non paia una notizia meramente locale, io credo invece debba essere ben segnalata per mostrare come governa un’amministrazione soprattutto della Lega.
Non si tratta nemmeno di attaccamento al territorio perché le altre scelte dimostrano che del territorio, inteso anche come ambiente, a questa amministrazione importa poco o niente.
E siamo solo all’inizio, il buio si fa fitto e la notte è appena cominciata, saperlo aiuta altri a tenere acceso un barlume di coscienza, magari equa e solidale!