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Per la prima volta, cornea creata con cellule staminali

Ricercatori statunitensi sono riusciti, grazie all'individuazione di una particolare molecola, a creare una cornea da cellule staminali

Scritto da Elisa Corbi il 03.07.2014

Per la prima volta un team di scienziati è riuscito a generare il tessuto corneale attraverso l’uso di cellule staminali umane adulte. Grazie a questa ricerca nascono nuove speranze per curare la cecità dovuta a incidenti  o patologie.

Un nuovo studio ha infatti identificato un metodo per ottenere in laboratorio la crescita del tessuto corneale umano, sfruttando una molecola conosciuta come ABCB5 che agisce come marcatore per le cellule staminali limbari finora difficili da individuare. La ricerca è stata condotta grazie alla collaborazione tra il Massachusetts Eye and Ear / Schepens Eye Research Institute, il Boston Children’s Hospital, il Brigham and Women’s Hospital e il VA Boston Healthcare System, ed è stata pubblicata sulla rivista Nature.

Occhio

Occhio umano – fonte wikipedia

Le cellule staminali limbari si trovano nell’epitelio basale limbare dell’occhio, detto anche limbus, ovvero tra la pupilla e la parte bianca, nella sezione più profonda tra gli strati superficiali della cornea e della congiuntiva, con la funzione di favorire il mantenimento e la rigenerazione del tessuto corneale.  La loro perdita, per incidenti o patologie, è una delle principali cause della cecità. Precedentemente la scienza ha utilizzato trapianti di tessuti o cellule per aiutare la rigenerazione della cornea, ma ora questa innovativa ricerca è stata in grado di utilizzare gli anticorpi per rilevare  la molecola ABCB5  sulle cellule staminali, nei tessuti di donatori umani deceduti, e di utilizzarle per far ricrescere cornee umane corrette e funzionali nei modelli murini.

“Le cellule staminali limbari sono molto rare e il successo dei trapianti dipende da queste”, dice Bruce Ksander del Massachusetts Eye and Ear, e co-autore principale dello studio. “La nostra scoperta renderà molto più facile ripristinare la superficie corneale. È un ottimo esempio di ricerca di base che si muove rapidamente verso un’applicazione traslazionale”.

La molecola ABCB5 è stata scoperta nel laboratorio di Markus Frank delBoston Children’s Hospital, e di Natasha Frank, del VA Boston Healthcare System, ricercatori senior dello studio. Nel nuovo lavoro, utilizzando un modello di topo sviluppato dal laboratorio di Frank, i ricercatori hanno scoperto che ABCB5 è presente anche nelle cellule staminali limbari ed è necessaria per il loro mantenimento e per lo sviluppo e la riparazione corneale.

“ABCB5 permette alle cellule staminali limbari di sopravvivere, proteggendole dall’apoptosi (morte cellulare programmata)”, commenta Markus Frank. “Questi modelli murini hanno permesso per la prima volta di comprendere il ruolo di ABCB5 nello sviluppo normale, e ciò sarà molto importante nel campo delle cellule staminali in generale.” aggiunge Natasha Frank.

Il gruppo di ricerca di Markus Frank del Children Hospital di Boston, sta lavorando con l’industria biofarmaceutica per sviluppare un anticorpo clinico ABCB5 in grado di soddisfare le normative regolatorie degli Stati Uniti.

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