I cambiamenti climatici regionali possono essere molto rapidi. Un team anglo-tedesco di geologi riferisce che uno stesso repentino cambiamento climatico ha interessato regioni diverse, abbastanza lontane, in un arco di tempo di ben 120 anni.
Una indagine condotta in due regioni, l’Eifel della Germania occidentale (Renania-Palatinato) e il sud della Norvegia, ha dimostrato che alla fine dell’ultima glaciazione, circa 12.240 anni fa, il clima divenne più caldo per un evento climatico unico, dapprima nella regione dell’Eifel e quindi, 120 anni più tardi, nel sud della Norvegia.
Tuttavia, il riscaldamento ebbe la stessa rapida durata in entrambi le regioni.
Il lago Meerfelder Maar (credit: Maarmuseum Manderscheid)
Il team, condotto da Christine Lane, dell’Università di Oxford e Achim Brauer del Centro di Ricerca tedesco per le Geoscienze (GFZ), riporta che all’interno del Dryas recente, l’ultima fase fredda della durata di 1100 anni alla fine dell’ultima glaciazione, avvenne un rapido riscaldamento che interessò per prima la regione d’Eifel.
Campioni di sedimenti del lago Meerfelder Maar, nell’Eifel, rappresentano un tipico modello di deposito che è stato trovato anche nei sedimenti del lago Krakenes, nel Sud della Norvegia, ma con un ritardo di 120 anni.
Come hanno fatto gli scienziati – ci si chiederà – a rilevare una misura così accuratamente?
“12240 anni fa si verificò in Islanda una grande eruzione del vulcano Katla”, spiega Achim Brauer. “La cenere vulcanica venne trasportata e distribuita dai forti venti su gran parte dell’Europa settentrionale e centrale. Con le nuove tecnologie siamo riusciti a riconoscerla, deposta in particelle, nei sedimenti dei laghi. Attraverso il conteggio degli strati annui di questi sedimenti è stato quindi possibile determinare con esattezza l’età di questa cenere vulcanica”.
La cenere è diventato così un marcatore temporale ben visibile nei sedimenti dei laghi della regione Eifel e della Norvegia.
Inoltre, i sedimenti lacustri sono da considerare archivi climatici molto accurati, specialmente quando contengono depositi stagionali paragonabili agli anelli degli alberi.
“E’ un lavoro diligente contare e analizzare migliaia di questi strati sottili al microscopio per ricostruire il clima anno dopo anno, risalendo molto indietro nel tempo”, commenta Brauer.
La cenere vulcanica dell’eruzione del Katla è stata depositata quindi nello stesso periodo di tempo nei laghi della Germania e della Norvegia.
I sedimenti del lago Meerfeld in Germania testimoniano un rapido riscaldamento che precede di 100 anni l’eruzione del vulcano Katla, mentre si sono visti sedimenti lacustri in Norvegia depositati 20 anni dopo la medesima eruzione vulcanica.
Lo stesso riscaldamento è quindi avvenuto con un intervallo di 120 anni tra due luoghi distanti 1200 chilometri?
“Possiamo spiegare questa differenza con lo spostamento dei sistemi eolici dell’emisfero settentrionale”, afferma Achim Brauer. “Il clima è cambiato in entrambe le regioni molto rapidamente ma il fronte polare, che è lo strato atmosferico limite tra l’aria fredda polare e l’aria più calda delle medie latitudini ha richiesto più di 100 anni per ritirarsi dalla posizione glaciale delle alte latitudini alla posizione dell’Eifel, a 50° di latitudine Nord e quindi nella posizione norvegese di 62°.
In sostanza, lo studio fornisce la prova di un cambiamento rapido di clima che si è lentamente spostato verso il Nord.
Il risultato di questo studio ha implicazioni per la comprensione del clima passato e dei cambiamenti climatici futuri.
L’assunto di un clima che agisca in modo sincrono ovunque è sbagliato, va perciò messo in discussione e piuttosto di discutere di modelli climatici globali andrebbero riconsiderati meglio questi aspetti regionali.