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Asteroide sbriciolato dalla luce del Sole

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 07.03.2014

Il telescopio spaziale di  NASA e ESA Hubble ha fotografato un asteroide mentre si sbriciolava in dieci pezzi. L’asteroide P/2013 R3 è il primo appartenente alla cintura degli asteroidi ad essere stato osservato in un simile episodio.

“Vedere i pezzi davanti ai nostri occhi è stato piuttosto sorprendente”, ha detto David Jewitt dell’Università della California che ha condotto l’indagine.

L’asteroide è stato avvistato il 15 settembre 2013  e dal 1° ottobre è seguito con il Keck Telescope sul Mauna Kea, nelle Hawaii.

Jewitt ha spiegato che con la sua risoluzione superiore, le osservazioni di Hubble hanno dimostrato che non c’erano dieci oggetti distinti, come all’inizio si era pensato, ma che gli oggetti erano il risultato dello sbriciolamento di un grande asteroide.

I pezzi di asteroide, spiegano dalla NASA, si stanno allontanano molto lentamente, più lentamente della velocità di una passeggiata di un umano sulla terra.

“Questa è una cosa davvero bizzarra da osservare – non abbiamo mai visto niente di simile prima”, dice il co -autore Jessica Agarwal dell’Istituto Max Planck per la ricerca sul sistema solare, in Germania.
“Lo sbriciolamento  potrebbe avere molte cause diverse, ma le osservazioni di Hubble sono abbastanza dettagliate  da individuare il processo che l’ha causato.”

La continua scoperta di altri frammenti rende improbabile che l’asteroide si stia disintegrando a causa di una collisione con un altro asteroide, che sarebbe dovuta essere istantanea e violenta in confronto a quello che è stato osservato.

Crediti: NASA, ESA, D. Jewitt (UCLA)

Crediti: NASA, ESA, D. Jewitt (UCLA)

Secondo gli esperti è improbabile anche che l’asteroide si sia spezzato a causa della vaporizzazione dei ghiacci interni. 

Secondo gli scienziati la rottura dell’asteroide dovrebbe essere dovuta all’effetto YORP, un effetto che, a causa della luce solare,  aumenta la rotazione dell’asteroide determinandone l’allontanamento dei pezzi che lo compongono a causa della forza centrifuga. Perchè questo accada, spiegano gli esperti, è probabile che l’asteroide sia stato incrinato all’interno da qualche antico impatto che non ne ha però determinato la distruzione.

“Questo è l’ ultima di una serie di scoperte di strani asteroidi, tra cui l’asteroide attivo P/2013 P5 con sei code”, spiega Agarwal. “Questo indica che il Sole può giocare un ruolo importante nella disintegrazione di questi piccoli corpi del Sistema Solare, esercitando una pressione su di loro tramite la luce del sole.”

I residui di P/2013 R3, del peso di 200 000 tonnellate, diventeranno una ricca fonte di meteoriti. La maggior parte finirà per immergersi nel sole, ma una piccola frazione dei detriti un giorno potrebbe diventare una meteora del nostro cielo.

 

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