Secondo i giornali locali giapponesi il governo nipponico punterebbe a spegnere i suoi reattori nucleari entro il 2030. Il cambiamento è enorme se si pensa che prima dell’incidente di Fukushima il programma energetico prevedeva di ampliare la potenza nucleare del 50%. Il primo ministro Yoshihiko Noda ha dichiarato lunedì di voler decidere in merito alla futura politica politica energetica e avrebbe preso in considerazione una proposta del Partito Democratico per il Giappone di “investire tutte le risorse politiche possibili per rendere possibile l’uscita del Paese dal nucleare entro il 2030”
Il 16 giugno scorso il primo ministro Yoshihiko Noda ha ordinato la riapertura di due reattori nucleari a Oi, nella prefettura di Fukui. Poco dopo sono scattate le proteste di massa, continuate anche nelle giornate di venerdì e sabato passati, di fronte alla sua abitazione. I dimostranti non mollano. Nuove manifestazioni sono annunciate anche per la settimana […]