L’incidente alla centrale nucleare di Fessenheim, in Alsazia, è stata ridimensionata ad una semplice perdita di vapore dalle autorità. Nessun pericolo di perdita radioattiva dunque nella più vecchia centrale della Francia. La perdita di vapore ha causato il ferimento di due persone.
La prefettura locale ha detto che si è trattato di “una perdita di vapore ossigenato” causata dal contatto tra il perossido di idrogeno e l’acqua in un serbatoio.
I due feriti lievi, rimasti ustionati, sono stati confermati anche dalla Edf che gestisce l’impianto. Anche il presidente del Piemonte, Roberto Cota, ha ridimensionato l’allarme. “Non c’è alcun rischio per il nostro territorio. I piemontesi possono stare tranquilli”, ha assicurato. “I controlli di queste ore non hanno registrato alcuna anomalia e verranno comunque ripetuti nelle prossime ore”.
La centrale, attiva dal 1977, che dovrebbe essere chiusa nel 2015, così come promesso da Francois Hollande, ha già avuto un altro incidente in aprile.
L’incidente arriva dopo che pochi giorni fa un’associazione ambientalista era stata ricevuta dal Ministero dell’Ambiente proprio per parlare di Fessenheim.
“Questa notizia serve a ricordare a tutti quelli che credono che con l’energia nucleare non ci siano problemi di sicurezza che vi è sempre un pericolo.La questione fondamentale che si pone in relazione a questi incidenti è: vogliamo cercare di mantenere in vita una spesa di centinaia di impianti chiaramente pericolosi al costo di milioni di euro, o vogliamo finalmente decidere di chiudere Fessenheim?”, ha chiesto Greenpeace.