Singolare la coincidenza dell’intervento dello stato che contesta alla regione Toscana la legge con cui dichiara le cave di marmo di Carrara un bene pubblico e l’intervento della magistratura che in questi giorni ha deciso di estendere ad altre cave di Carrara l’indagine per danni ambientali.
Danni che confermano una gestione che dell’ambiente i piagnoni marmisti se ne fregano altamente Chissà che anche a qualche amministratore del parco che si era affrettato in occasione della approvazione della legge regionale sul paesaggio a immettere un rappresentante della categoria frignona nel consiglio di gestione stia venendo qualche dubbio. Sempre meglio tardi che mai. In ogni caso una ragione in più perché la nuova giunta regionale metta mano alla svelta sugli impegni dei nostri parchi regionali e nazionali a cui lo stato pensa poco e male.
Renzo Moschini