Attivisti siriani per i diritti umani hanno annunciato che forze filo-governative hanno ucciso almeno 35 persone. Intanto, la Siria sfida il termine della Lega Araba – già rimandato – per lasciar entrare nel paese osservatori che dovrebbero verificare l’impegno del governo per fermare un giro di vite sul dissenso.
Gli attivisti dicono che la maggior parte dei morti di domenica sono stati causati da scontri tra le truppe siriane filo-governativi e miliziani nella provincia centrale di Homs, il fulcro della rivolta che da nove mesi chiede democrazia e l’uscita di scena del dispotico presidente Bashar al-Assad. Gli attivisti dicono che tra i morti ci sono un padre e tre dei suoi figli. Non c’è alcun modo di verificare le notizie in modo indipendente a causa del divieto per i giornalisti stranieri di circolare nel paese.
Gli attivisti dicono che le autorità siriane hanno arrestato il noto dissidente e blogger Razan Ghazzawi alla frontiera siro-giordana, mentre era in viaggio per Amman per partecipare a una conferenza regionale sulla libertà di stampa. La donna è l’ultima di migliaia di dissidenti sotto arresto dall’inizio della repressione del governo.
La Lega Araba aveva chiesto che la Siria autorizzasse l’ingresso di una missione di osservazione per evitare nuove sanzioni, ma Damasco non ha dato alcun segno di accettare l’ultimatum. Il portavoce del ministero degli Esteri siriano, Jihad Makdissi, ha detto solo che il suo governo sta ancora dialogando con la Lega sugli osservatori.
La Siria ha detto che una missione di osservazione di grandi dimensioni potrebbe minare la sua sovranità.
Il tam-tam mediatico sui fatti che accadono oggi in Siria (e quelli di ieri in Iraq, Afghanistan e Libia, per non parlare della diffamazione gratuita dell’iran) non è altro che l’eco delle false notizie propagate ad arte dai Soliti Noti: USA, Israele, Inghilterra, Francia ed Emirati vari con l’ausilio di associazioni ed organizzazioni ONG “a carattere umanitario” (però mai presenti, quali osservatori obiettivi, sui posti dei presunti crimini).
Il cecchinaggio criminale che miete vittime tra le forze dell’ordine e inermi cittadini è spietatamente messo in atto da organizzazioni al soldo dei Soliti Noti.
In Siria ed Iran oggi, ed in Libia ieri, l’esercito non ha mai infierito sulle popolazioni civili, non avendone motivo visto che nella stragrande maggioranza sono filo-governative (basta guardare le folle oceaniche dei cortei a sostegno dei legittimi governi di contro ai quattro gatti spelacchiati dei presunti “oppositori”).