La cocaina è una nota sostanza stupefacente, conosciuta soprattutto per la facilità con cui gli utilizzatori si assuefanno ad essa. Provoca infatti una sensazione di benessere ed una sorta di euforia, ma questo è solo un effimero beneficio. Infatti, le persone che fanno uso continuativo di cocaina purtroppo vanno incontro a disturbi comportamentali anche molto forti, compresa una fortissima dipendenza dalla sostanza. Purtroppo l’uso di cocaina è in continuo aumento in tutto il mondo, e attualmente non ci sono cure che possano rallentare farmacologicamente la dipendenza. Una nuova ricerca indica che un vaccino potrebbe essere realizzato attraverso il vettore del virus del raffreddore.
Per far capire all’organismo che le particelle di droga sono degli intrusi indesiderati, è stata utilizzata una sostanza simile alla molecola della cocaina fatta legare alla struttura proteica dell’adenovirus, il comune virus del raffreddore, che ovviamente era stato preventivamente svuotato dal suo contenuto genetico. In pratica, quindi, questa forma di raffreddore con una molecola simile alla cocaina attaccata viene inserita nell’organismo e funge da vero e proprio vaccino, che insegna al sistema immunitario a riconoscere la cocaina presente nel sangue e a metabolizzarla come fa con i virus intrusi. Facendo questo, viene ridotta la presenza della cocaina e quindi ostacolata la dipendenza.
Il farmaco si è dimostrato efficace per ora in cavie da laboratorio: “La risposta immunitaria prodotta dal vaccino così ingegnerizzato nelle cavie è stata in grado di ’bloccare’ e ’disattivare’ le molecole della cocaina prima che raggiungessero il cervello degli animali, prevenendone gli effetti di assuefazione. L’efficacia si è protratta per tredici settimane” ha detto il direttore e docente di Genetica del Weill Cornell Medical College, Ronald Crystal.
Ora i ricercatori si aspettano di continuare le ricerche sull’uomo, sperando che i risultati possano essere altrettanto efficaci. Inoltre, essi sperano che lo stesso meccanismo possa essere utilizzato per combattere altre forme di assuefazione a droghe come non resta che testare il vaccino sull’uomo, che in futuro potrà servire anche per ostacolare la dipendenza l’eroina, la nicotina e gli oppiacei.