L’arrivo del caldo africano ha fatto impennare il consumo della frutta fresca da parte degli italiani. Inoltre sono oltre 20 milioni gli italiani che mangiano sempre sia a pranzo che a cena la frutta fresca.
E’ quanto stima la Coldiretti sulla base delle indicazioni congiunturali che arrivano dai mercati degli agricoltori di Campagna Amica. Consumare frutta e verdura – sottolinea la Coldiretti – è la miglior difesa nei confronti dell’afa, l’eccessiva sudorazione e il rischio di colpi di calore perché sono prodotti rinfrescanti e ricchi di vitamine e sali minerali, indispensabili per non affaticare troppo l’organismo.
Peraltro – continua la Coldiretti – è proprio in questo periodo che maggiore è la varietà dell’offerta nazionale e piu’ conveniente è il rapporto prezzo e qualità, sia per tutte le verdure che per la frutta, dalle pesche alle albicocche, dai meloni alle ciliegie fino ai cocomeri e alle fragole.
E il grande caldo ha anche favorito – precisa la Coldiretti – la maturazione con un aumento della concertazione zuccherina della frutta che è di conseguenza piu’ gustosa, in un Paese come l’Italia che ha la leadership europea nella produzione di frutta e verdura, in varietà, qualità e quantità.
Per aiutare a fare acquisti di qualita’ al giusto prezzo la Coldiretti ha messo a punto un vademecum nel quale si consiglia sempre di verificare la presenza dell’etichetta di provenienza e l’origine nazionale, di prediligere le varietà di stagione che presentano le migliori caratteristiche qualitative e il prezzo più conveniente, di preferire le produzioni e le varietà locali che non essendo soggette a lunghi tempi di trasporto garantiscono maggiore freschezza, di privilegiare gli acquisti diretti dagli agricoltori, nei mercati, nelle botteghe e nei punti vendita di Campagna amica dove non ci sono intermediazioni e il prodotto arriva piu’ fresco e dura di piu’.
Scegliere inoltre gli ortaggi e la frutta con il giusto grado di maturazione, quando sono esaltate le caratteristiche organolettiche e nutrizionali; optare per acquisti ridotti e ripetuti per garantirsi sempre l’elevato grado di freschezza ed evitare di essere costretti a buttare i prodotti eccessivamente maturati con il calo; privilegiare il consumo di verdure crude perché con la cottura – conclude la Coldiretti – si perde parte di acqua, sali minerali e vitamine.