Gaianews

Acquedotti italiani: il 40% dell’acqua non arriva a destinazione

L'Istat ha presentato il suo rapporto secondo il quale la situazione degli acquedotti italiani resta disastrosa

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 01.07.2014

L’Istat, nel suo rapporto dal titolo “Censimento delle acque per uso civile”, ha messo in evidenza la disastrosa situazione in cui versano gli acquedotti italiani. Il 40% dell’acqua trasportata si disperde a causa dei problemi nelle tubature. Nonostante la situazione sia drammatica e segnalata da tempo, non si registrano miglioramenti.

Acqua

Secondo i dati Istat ogni 100 litri di acqua 40 si disperdono lungo il tragitto. Lo spreco stimato è di 100mila litri al secondo. Le “dispersioni continuano a essere persistenti e gravose” dice Istat, rilevando che la situazione è grave in tutto il Paese, ma più critica al Sud e al Centro. Eccezioni che hanno provveduto almeno in parte al risanamento sono l’Abruzzo e la Puglia. Ma le situazioni peggiori si trovano sulle isole, con una perdita dell’acqua che arriva quasi alla metà di transitante.

Nel 2012, secondo il rapporto il 37,4% dell’acqua immessa nella rete non è arrivata a destinazione: si tratta di un aumento delle perdite del 5,3% rispetto al 2008.

Istat ha censito anche i depuratori delle acque reflue urbane: si tratta di 18.876 impianti per le acque reflue urbane, di cui 18.162 in esercizio, 545 non in esercizio e 79 in corso di realizzazione o ristrutturazione. Ma Legambiente ha già denunciato che meno dell’80% delle acque reflue italiane viene depurata, una situazione che ci è già costata due denunce e l’apertura di una terza infrazione da parte dell’Europa. In Sicilia e Friuli-Venezia Giulia la situazione peggiore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA