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Allarme consumo di droghe fra i ragazzi italiani

Secondo un nuovo studio condotto dagli esperti del CNR, i ragazzi italiani consumano diversi tipi di droghe

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 19.05.2014

Secondo un nuovo studio condotto dagli esperti del CNR, i ragazzi italiani consumano diversi tipi di droghe, dalla cannabis all’eroina, fino alle smart drugs e molti di loro sono utilizzatori multipli, cioè mescolano le droghe per avere effetti diversi.

Il volume scritto da Sabrina Molinaro, Roberta Potente e Arianna Cutilli della Sezione di epidemiologia e ricerca sui servizi sanitari dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr) di Pisa, è intitolato Consumi d’azzardo: alchimie, fragilità e normalità ed è risultato dell’analisi dei dati Espad®Italia 2013.

Cocaina

“Tre studenti su quattro hanno fatto, almeno una volta nella vita, uso di droghe e/o abuso di alcol, psicofarmaci o gioco d’azzardo”, spiega Sabrina Molinaro dell’Ifc-Cnr. “Fra questi, il 17% ha già un comportamento a rischio di dipendenza: una quota in crescita. Ma a destare preoccupazione non è solo l’incremento, bensì anche la tendenza a improvvisarsi ‘alchimisti’, mescolando sostanze e principi psicoattivi con effetti sconosciuti, stimolanti, allucinogeni, smart drugs, cannabis, eroina, cocaina, etc.”.

“Dei quasi 600 mila studenti italiani che nel 2013 hanno utilizzato sostanze psicoattive illegali, pari a un quarto di tutti gli studenti, l’83% ne ha usata una sola: nel corso dello scorso anno, quindi, i cosiddetti poli-consumatori sono stati circa 100mila, pari al 4,3% dell’intera popolazione studentesca. E un terzo di questi ne fa un uso consistente, moltiplicando i rischi associati all’assunzione”.

L’uso della cocaina è in aumento e nel 2013 28mila studenti hanno assunto eroina, l’1,2% e 16.000 sono frequent users. È tra questi ultimi che si evidenzia un aumento negli anni: da 0,2% del 2002 a 0,7 del 2013.

I ragazzi fanno anche uso di stimolanti e allucinogeni facilitati dal possibile acquisto on line. Second i ricercatori per fronteggiare il problema sono necessarie grandi campagne di informazione.

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