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Ipertensione: curarla male aumenta il rischio di infarto di più del 40%

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 06.09.2013

Una ricerca condotta dall’Università di Glascow su 14.000 persone la costanza nell’assumere la pillola contro l’ipertensione sarebbe fondamentale: dei bichi nell’assunzione potrebbero determinare un aumento del rischio di infarto fino al 42%.

Stetoscopio

L’ipertensione colpisce il 30% della popolazione italiana aumentando il rischio di malattia cardiovascolari.

La ricerca in questione sottolinea inequivocabilmente,quanto sia importante curarsi e farlo con costanza.

Il problema, spiegano i ricercatori, deriverebbe dal fatto che alternare periodo di assunzione a periodi di non assunzione o, assumere la pillola randomicamente, magari un giorno si e due no, aumenterebbe le oscillazioni nella pressione con effetti gravissimi, anche se i valori restano sotto la soglia di allarme.

Dunque è fondamentale non solo farsi diagnosticare l’ipertensione ai primi problemi, ma essere costanti e monitorati. I ricercatori sottolineano inoltre quanto sia importante regolare la pressione alla sera per combattere ictus e infarti. 

Secondo lo studio spiega inoltre che possono esserci diversi fattori che innalzano la pressione: fattori genetici, o anche di stress continui che possono portare a sbalzi di pressione altrettanto dannosi.

Neanche aumentare i dosaggi può compensare la mancanza di regolarità, spiegano i ricercatori.

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