Secondo una recente pubblicazione della dottoressa Anja Leist del dipartimento di ricerca universitario “Inside”, dell’Università del Lussemburgo, l’uso sistematico dei social network nelle terapia medica è ormai alle porte.
Con l’aumento dei dispositivi user-friendly come i tablet, gli anziani prenderanno parte sempre più rapidamente alle discussioni sul web e ai forum on line.
Secondo l’autrice, “il potenziale dei social network non è stato ancora esplorato del tutto”.
Leist si è basata sulla revisione di studi già esistenti esplorando le possibilità di interventi molteplici, come la progettazione di siti web per fornire informazioni sulla prevenzione delle fratture dell’anca in cui gli adulti più anziani possono anche discutere le loro esperienze.
Secondo il medico autore del sito web “gli anziani finalmente possono accedere ad importanti informazioni relative al loro stato di salute ed impegnarsi in un dialogo face to face con il proprio medico, e con gli altri pazienti. Ci sono molti forum on line in cui persone con esperienze di vita difficili, con alle spalle una depressione per esempio, si scambiano informazioni, aiutandosi vicendevolmente.”
Secondo l’esperta però, ci sono delle insidie ancora non del tutto indagate: “la possibilità di rilasciare involontariamente i propri dati personali ad esempio. Oppure gli effetti negativi dovuti al paragonarsi con gli “amici” on line, che offrono una auto-rappresentazione di sé eccessivamente positiva.”
Inoltre la mancanza di chiarezza nella gestione del profilo di utenti deceduti è un altro problema che la ricercatrice ha sollevato, così come l’impossibilità di controllare i contenuti postati da chi è affetto da demenza:“la pubblicazione di contenuti inappropriati potrebbe offendere la dignità dell’utente e rappresentare un pericolo per gli internauti che gli sono amici.”