A Porto Verrara, un frazione di Portomaggiore nel ferrarese è esplosa un nuovo focolaio di aviaria, dopo quello scoperto nella vicina Ostellato.
L’influenza è la H7N7 e ha colpito un allevamento di tacchini. Il focolaio è stato rilevato a causa dell’alta mortalità che ha fatto partire i controlli da parte dell’Istituto Zooprofilattico che hanno rilevato al presenza del virus. Ora si procederà all’abbattimento dei tacchini.
Non c’è rischio secondo le autorità per la sicurezza alimentare nel mangiare carne e uova anche crude. Intanto i controlli si stanno allargando anche al Veneto, dopo un allevamento che appartiene alla stessa filiera dei due in cui sono esplosi i focolaio stanno procedendo all’abbattimento preventivo.
Per evitare il contagio con gli animali le uova devono essere confezionate in Emilia Romagna.
La Regione Emilia-Romagna e le Aziende Usl di Imola e Ferrara tramite pubblicazione di risposte on line hanno spiegato che non c’è rischio di contagio in caso di piccoli allevamenti a conduzione familiare. Si consiglia però di non tenere gli animali vicino a da acqua che scorre o stagnante e vicino agli animali domestici.
«Occorre evitare psicosi ingiustificate che nel passato hanno danneggiato pesantemente un settore produttivo importante per l’economia e l’occupazione» afferma la Coldiretti.
Intanto si cerca di fare il punto sui danni agli allevamenti e ai lavoratori cercando di portare a termine le sanitarizzazioni il più in fretta possibile. Molti dei lavoratori infatti non potranno accedere ad altri lavori per 40 giorni previsti da un quarantena e non possono accedere a nessun tipo di ammorti