L’unione Europea ha approvato le misure per contenere i focolai di aviaria che sono scoppiati in Emilia Romagna nelle ultime settimane. Inoltre ha definito come “basso” il rischio di contagio per l’uomo, e “sicuro” il commercio di uova e pollame.
Durante la riunione che si è svolta a Bruxelles, le autorità italiane hanno illustrato le misure adottate per contenere i focolai e la commissione le ha approvate.
Nei giorni scorsi ( 15, 21 e 23 agosto) tre focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (Hpai) sono stati individuati in tre aziende avicole: a Ostellato (Fe), a Mordano (Bo) e a Portomaggiore, vicino a Ostellato.
Gli allevamenti appartengono tutti alla stessa società, Eurovo, che sta provvedendo, secondo le norme all’abbattimento dei capi. Sono inoltre in corso diversi controlli su pollame vivo e uova.
Inoltre le autorita’ italiane hanno istituito un’ulteriore zona di restrizione corrispondente alla parte orientale dell’Emilia-Romagna e all’estremo lembo sudorientale del Veneto, nella quale sono previste limitazioni di movimento e misure di sorveglianza sulle aziende agricole professionali e sugli avicoltori che detengono galline ovaiole e tacchini.
Altre misure di controllo sono state estese a tutto il paese.L’Unione europea ha ribadito che non c’è rischio di contagio per l’uomo perchè pollame infetto e uova vengono abbattuti e distrutti e in ogni caso, dopo la cottura, non c’è alcun pericolo di contagio.
I focolai hanno però messo a rischio la situazione lavorativa di più di cento dipendenti: ma Eurovo assicura che “il lavoro sarà tutelato” negli allevamenti colpiti dall’influenza aviaria a Ostellato (Ferrara) e a Mordano (Bologna).
L’azienda sottolinea di aver “rassicurato telefonicamente i sindacati”, tentando di impegnare la maggior parte dei 120 lavoratori anche nel periodo di inattività. Agli avventizi, “assicura le fasce occupazionali 2013”, trasferendone alcuni in altri siti.