E’ allarme nel Salento per il diffondersi di una pericolosa malattia degli ulivi che provoca il loro disseccamento a causa – è l’ipotesi più accreditata – di un batterio killer. Tra le ipotesi si possibili soluzioni per arginare il fenomeno c’era quella di abbattere le piante malate, cosa che ha suscitato indignazione tra molti, visto che non si conoscono ancora le cause esatte e nemmeno la modalità di trasmissione della malattia.
Sulle colonne di Leccenews24.it parla il Presidente della Commissione Europea Agricoltura Paolo De Castro: “Direi che possiamo tralasciare il discorso sull’abbattimento perché non vi è alcuna indicazione in questo senso né dell’Osservatorio fitopatologico regionale né indicazioni dell’Osservatorio fitopatologico nazionale, né dal gruppo di esperti che ho avuto modo in questi giorni di contattare. Oggi come oggi non è ancora assolutamente chiaro il meccanismo attraverso il quale il batterio si diffonde. Non sono ancora chiare le eventuali concause che hanno portato a questa situazione: piante debilitate, piante colpite da fitopatie negli anni precedenti. Le questioni sono diverse. Chiarita l’assenza di pericolosità sanitaria umana – è stato positivamente accertato che non c’è alcun problema con l’olio – un po’ di allarmismo sulla drammaticità della situazione va fatto”.
Per ora, c’è solo un’ipotesi sulla morìa: un batterio – la Xylella Fastidiosa – che colpisce la linfa provocando la morte della pianta. Secondo una nota tecnica della Regione Puglia dello scorso 18 ottobre i batteri responsabili vengono trasportati da piccoli insetti che li trasportano dagli ulivi malati a quelli sani.
Secondo Di Castro, i soldi per far fronte all’emergenza arriveranno per metà dall’Europa, visto che ci sono dei regolamenti comunitari che prevedono l’intervento della commissione per il cofinanziamento delle spese documentate dalla Regione.