Una ricerca condotta dalla McGill University di Montreal e pubblicata su Nature Communications, ha individuato due proteine che sarebbero responsabili di un tipo di tumore cerebrale molto diffuso, il gliobastoma. Questo tumore, fra i più aggressivi, reagisce poco alle cure e porta sempre ad una recidiva. Questo perchè le cellule riescono a rimanere annidate nel tessuto sano divenendo attive quando i farmaci tossici hanno già perso il loro effetto.
I ricercatori del laboratorio del professor Stefano Stifani, guidati dal neurochirugo italiano Alessandro Perin dell’Istituto neurologico Besta di Milano , hanno identificato due proteine responsabili della ricomparsa del glioblastoma FOXG1 e Groucho/TLE.
Queste proteine, che sono dei veri e propri interruttori del tumore, sono state trovate nelle cellule staminali e proprio questo rende il tumore particolarmente aggressivo. Infatti mentre le cellule tumorali proliferano velocemente e sono dei target facili per i chemioterapici o la radioterapia, quelle staminali proliferano più lentamente e riattivandosi a distanza di tempo causano la recidiva.
La scoperta aprirà le porte ad esperimenti su nuovi target, che possano, ad esempio rallentare le due proteine interruttore. Questa strategia è stata già sperimentata con successo sui topi. Ma prima di arrivare a test clinici sugli uomini la strada è ancora lunga, specificano gli scienziati.