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Focolaio di influenza suina negli Stati Uniti

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 13.08.2012

Allevamento di maialiIl centro statunitense per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione (CDC) ha riferito di aver ricevuto 153 segnalazioni di nuove infezioni da H3N2 (H3N2v). Il focolaio della malattia ha avuto inizio a metà luglio e tutte le persone contagiate hanno avuto contatti con suini. Non sono stati registrati decessi

Le ultime notizie  del CDC parlano di sei nuovi casi riportati ieri dall’Indiana State Department of Health, oltre ad un nuovo caso in Ohio. Nel frattempo, il Dipartimento della Salute dell’Ohio (ODH) ha annunciato oggi sei casi in più, che porterebbero il totale a 36 e il totale nazionale a 158.

La ODH ha lanciato un piano triennale  per la sensibilizzazione al’influenza H3N2v soprattutto per le cautuel da adottarsi nelle esposizioni delle fiere cittadine.

Secondo il CDC l’influenza N3N2 che ha origine nell’influenza H1N1 segnalata nel 2009 ha segnato un aumento nel numero dei casi e anche un cambiamento nel modo in cui i casi sono segnalati.

Il CDC ha spiegato che  128 dei pazienti (il 93%) ha meno di 18 anni e l’età media è di 7 anni. Anche se le infezioni si sono verificate soprattutto in bambini, il fatto che la malattia abbia colpito anche gli adulti significa che tutti possono essere infettati. Perciò le persone che possono avere complicazioni dall’influenza sono invitate ad evitare i luoghi frequentati dai suini.

I test clinici che devono essere ancora perfezionati non permettono di escludere  i test negativi che vanno comunque valutati e inseriti all’interno del loro contesto.

“L’obiettivo iniziale di un maggiore monitoraggio è quello di scoprire l’origine e la diffusione geografica di questi virus, i casi di contagio devono essere rilevati, e particolare risalto dovrebbe essere dato alle modalità di trasmissione monitorando tutte le persone che sono state in contatto con le persone attualmente contagiate” ha scritto  il CDC.

Dai dati sanitari si evince che i bambini sotto i 10 anni non hanno anticorpi sufficienti per reagire all’influenza.

Intanto tutti i casi di influenza di persone che hanno avuto contatti con i suini sono da considerarsi come sospetti di H3N2.

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