Il numero di casi di pertosse degli Stati Uniti è giunto a circa 18 mila, portando l’epidemia a superare tutti i record. Numeri simili di bambini contagiati si registravano solo mezzo secolo fa, agli inizi dell’introduzione della vaccinazione.
Nello stato di Washington, che ha dichiarato un’epidemia in corso nel mese di aprile, e nel Wisconsin l’epidemia è stata particolarmente dura, con oltre 3.000 casi. Fino ad oggi sono morte nove persone, un numero dei casi già doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
La pertosse, nota anche come tosse canina, provoca gravi attacchi tosse quasi incontrollabili. In Italia, dipendentemente dalle regioni, ormai i bambini sono immunizzati grazie ad un vaccino che viene fatto su base volontaria ma fortemente consigliata. La pertosse infatti provoca in una buona percentuale di casi conseguenze gravi, come l’encefalopatia e la morte in 2 bambini su 1000. Anche negli Stati Uniti la maggior parte dei bambini è immunizzata con cinque dosi di vaccino a partire dai due mesi.
Tutti gli adulti, comprese le donne incinte, dovrebbero ricevere un richiamo in quanto la malattia è particolarmente pericolosa nei bambini sotto un anno di età che devono ancora completare il ciclo di vaccinazioni.
Una prima versione del vaccino, che si chiamava DTP a cellule intere è disponibile fin dal 1940. Negli ultimi anni tale vaccino è stato sostituito con un nuovo vaccino privo di cellule, ma solo con frammenti del batterio che provonano comunque la reazione del sistema immunitario (il DTaP). Rispetto al vecchio preparato ottenuto con cellule batteriche intere, quest’ultimo vaccino provoca un minor numero di reazioni, pur conservando una elevata efficacia.
ma come? un’epidemia di pertosse in bambini e persone tutte vaccinate? non è che forse il vaccino non serve a una beata mazza?