Joaquim Saweka, il rappresentante dell’OMS in Uganda, ha detto ai giornalisti nella capitale Kampala che tutti coloro che possono avere avuto contatti con il virus sono stati isolati: i casi sono 176.
“La struttura messa in atto è più che sufficiente”, ha detto Saweka. “Abbiamo isolati i casi sospetti e confermati.”
Il focolaio di Ebola è stato confermato in Uganda il 28 luglio, alcuni giorni dopo aver scoperto che alcuni abitanti di un villaggio stavano morendo in un angolo remoto della parte occidentale dell’Uganda. 16 persone sono morte, ma i soccorsi sono stati lenti perchè le prime vittime avevano sintomi inusuali.
I ritardi nella conferma del virus hanno permesso la diffusione della malattia ad altri villaggi nel distretto occidentale di Kibaale, secondo il presidente ugandese Yoweri Museveni.
Medici Senza Frontiere e i Centri americani per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione stanno aiutando i funzionari ugandesi a controllare la diffusione del virus.
Si tratta della quarta epidemia di Ebola in Uganda dal 2000, quando la malattia ha ucciso 224 persone.
Secondo Medici senza Frontiere la prima vittima è stato un neonato di 3 mesi e fra le persone che hanno partecipato al suo funerale, che erano 65, 15 sono rimaste contagiate. Secondo le autorità i funerali possono essere occasione di contagio e tuttel el vittime dell’ebola saranno seppellite dalle autorità.