Incidenza dell’Influenza A ai massimi per la fascia pediatrica, mentre si attendono per domani i nuovi dati epidemici a livello nazionale. Lo ha detto ieri a Milano Giuseppe Mele, presidente della Federazione italiana dei medici pediatri, che ha anche denunciato la bassa percentuale di bambini vaccinati, anche a causa – secondo Mele – dell’allarmismo dello scorso anno, hce avrebbe potuto rallentare la fiducia nell’utilità del vaccino.
“Il ricorso all’immunizzazione fra i bambini italiani si è ulteriormente ridotto”, ha detto Mele, mettendo in campo pure Dio. “I vaccini sono un dono di Dio – dice – e chi li denigra rischia di vanificare una forma di prevenzione che invece è assolutamente necessario perseguire”.
E fa un appello ai pediatri italiani per cercare di creare un presidio sul territorio (ormai però se ne parlerà il prossimo anno) per informare meglio le famiglie sui rischi dell’influenza e sui vantaggi dei vaccini. Inoltre, contrariamente a quello che si pensa, vaccinare i bambini andrebbe a tutto vantaggio delle difese immunitarie degli adulti del futuro.
Il picco dell’influenza si rileva anche dai dati sugli accessi aumentati al Pronto Soccorso, ma soprattutto dal superlavoro dei medici di famiglia per il boom di richieste di visite a domicilio. In ogni caso, domani avremo i dati nazionali separati per fasce di età e regione per regione, e a quel punto potremo avere un quadro complessivo della situazione.