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M5S denuncia: carne di suino italiano fuori legge, Italia a rischio infrazione

Un'inchiesta della ONG Compassion in World Farming (CIWF) su un campione di allevamenti intensivi di suini italiani ha dimostrato che i maiali sono allevati violando la direttiva europea sul benessere animale

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 04.07.2014

I deputati della Commissione Agricoltura del Movimento 5 Stelle chiedono ai ministri dell’ Agriocoltura, Martina e della Salute, Lorenzin, chiarimenti in relazione all’indagine condotta dalla ONG CIWF (Compassion in World Farming) che ha scoperto allevamenti suini fuori legge nel nostro Paese.

Allevamenti intensivi

Il video inchiesta di CIWF Italia non lascia spazio a dubbi: negli allevamenti visitati dalla ONG non si applicano le norme europee in materia di benessere animale. (Direttiva europea 2008/120/CE).

“Box privi di materiali manipolabili che possano stimolare ed incuriosire gli animali, code pesantemente amputate in maniera sistematica, pessime condizioni igieniche, scarso controllo della temperatura, zoppie, scarse cure e trascuratezza che spesso causano sofferenze e dolori evitabili agli animali”, scrivono dal M5S in un comunicato.

Seppur prediligiamo ben altri sistemi di allevamento – dichiara la deputata Chiara Gagnarli (M5S), prima firmataria dell’interrogazione parlamentare – siamo comunque realisti e consapevoli che gli allevamenti intensivi rappresentano ancora la maggioranza. Per questo che ci battiamo per il rispetto delle condizioni minime di benessere degli animali allevati. Ci sono regolamenti europei, come l’882 del 29 aprile 2004, che prevedono controlli sull’osservanza delle norme in materia di benessere degli animali e pretendiamo che vengano rispettati.

“Questa posizione – continua Gagnarli (M5S) – deve essere letta dagli allevatori come uno stimolo a valorizzare e non inficiare le nostre produzioni suinicole di enorme qualità. Abbiamo chiesto al Ministro di quantificare gli allevamenti fuori norma (che siamo certi non saranno in molti), e di definire le misure da intraprendere per centrare il rispetto delle disposizioni europee, perché lo riteniamo fondamentale per confermare e possibilmente incrementare il buon nome dei salumi italiani di qualità ed evitare procedure di infrazione al nostro Paese”.

CIWF, in attesa che le istituzioni agiscano per il rispetto della legalità, ha lanciato una petizione per chiedere alle maggiori catene di supermercati  italiani di garantire ai consumatori almeno una linea di prodotti suinicoli che rispettino il benessere dei maiali negli allevamenti.

In Italia sono circa 13 milioni i suini allevati in condizioni di grande sofferenza. CIWF ritiene che siano proprio i cittadini ad avere un grande potere per migliorare le condizioni negli allevamenti intensivi italiani scegliendo prodotti che rispettino il benessere degli animali.

 

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