Un bimbo di sei anni è morto a Novara dopo un viaggio in Guinea Equatoriale durato due mesi. Si sospetta lache uccidere il bimbo si a stata la malaria. Rientrato il 25 agosto scorso il bimbo aveva manifestato sintomi influenzali, che peggiorati, avrebbero fatto ricorrere al ricovero.
Con il peggioramento dei sintomi, però, il bambino ha manifestato difficoltà a deglutire e nella respirazione che lo hanno portato alla morte. Ora il bimbo sarà sottoposto ad autopsia per accertare la causa della morte.
La prof.ssa Susanna Esposito, Direttore dell’Unità di Pediatria ad Alta Intensità di Cura della Clinica De Marchi e Responsabile del Centro per il Bambino Viaggiatore dell’Ospedale Policlinico di Milano ha così commentato il caso.
“Sul caso della morte di questo bambino nutro alcune perplessità sul fatto che sia stato opportunamente sottoposto a profilassi antimalarica e che questa sia stata condotta in maniera regolare. Ribadisco l’importanza della prevenzione: può capitare, infatti, che famiglie con bambini si rechino in paesi a rischio per andare a visitare i propri parenti anche per un periodo prolungato e sottovalutino i rischi della malaria o si sottopongano alla profilassi in maniera saltuaria e incostante.
Vorrei sottolineare, ancora una volta, che la profilassi antimalarica è fondamentale prima di partire per paesi tropicali o zone a rischio. Consiglio di non affidarsi a metodi fai-da-te o suggeriti tramite passaparola ma di recarsi sempre in un centro specializzato per questo tipo di malattie infettive. E, non ultimo, di assumere i farmaci in maniera corretta”.
“L’efficacia della profilassi antimalarica – prosegue Susanna Esposito – nei confronti della malaria mortale è quasi totale e chi acquisisce la malaria a fronte di una profilassi ben condotta presenta forme curabili. Ricordo, inoltre, che nei 6 mesi successivi al rientro da un viaggio in zone a rischio, se il bambino presenta sintomi quali febbre alta superiore a 38° o brividi persistenti, è opportuno recarsi subito al pronto soccorso. Spesso, infatti, la febbre soprattutto nei bambini viene confusa con altre patologie, per tale motivo, è importante escludere un pericolo di malaria; la malaria, infatti, nei bambini ha un’evoluzione rapida con rischi mortali”.
“Un ulteriore fattore da tenere in considerazione – conclude Susanna Esposito – è quello poi della predisposizione di ogni singolo soggetto a contrarre la malaria, ma questo non è certamente prevedibile”.