Aggiornamenti:
18.54: Un portavoce della società Japan Atomic Power Company ha spiegato che una delle pompe di raffreddamento del loro impianto di Tokai ha smesso di funzionare a causa dello tsunami. “Abbiamo quindi fermato uno dei nostri sistemi di raffreddamento,” ha detto Masao Nakano all’agenzia AFP. “Ma gli altri sistemi di raffreddamento e altre pompe stanno lavorando normalmente, e le temperature del reattore hanno continuato a scendere lentamente.”
18.40: Un aggiornamento proveniente del governo della prefettura di Ibaraki, dove si trova la Japan Atomic Power Company, proprietaria dell’impianto di Tokai, ha detto che una delle due pompe usate per raffreddare l’acqua di un serbatoio del reattore nucleare ha smesso di funzionare. Questo conferma il lancio dell’agenzia Kyodo. Tuttavia, l’altra pompa sta ancora lavorando e non ci sono problemi di raffreddamento dell’impianto, ha detto il governo della prefettura. Tutte le barre di controllo sono completamente inserite nel reattore, ha aggiunto.
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Una pompa del sistema di raffreddamento di uno dei reattori della centrale nucleare di Tokai ha smesso di funzionare, secondo l’agenzia Kyodo. L’impianto si trova ne distretto di Naka, nella parte centrale della prefettura di Ibaraki, ed è gestita dalla compagnia Japan Atomic Power Company.
L’impianto di Tokai, di 1,100MW di potenza, si è fermato automaticamente dopo il terremoto. Si trova a 120 km a nord della capitale, Tokyo.
Si tratta della terza centrale in cui vengono rilevati problemi di funzionamento. La centrale di Fukushima rimane di gran lunga quella che desta le maggiori preoccupazioni, con due dei reattori con seri danni al sistema di raffreddamento del nucleo. Tutti e tre i reattori attivi di Fukushima vengono riempiti con acqua marina e acido borico per fermare la reazione e raffreddare il nucleo.
Oggi 13 marzo anche presso la centrale di Onagawa si è registrata una contaminazione nucleare all’esterno, con valori che però non destano particolari preoccupazioni. LE autorità stanno cercando di capire la causa della fuga radioattiva.
Sono preoccupata per noi tutti e per le future generazioni, sono preoccupata nella più totale impotenza, come tutti i cittadini del mondo. Le centrali nucleari, in caso di disastro naturale, sono gli anelli più deboli della nostra “avanzata” teconologia..eppure qualcuno continua a volerle e difenderle e le menzogne al riguardo della loro presunta sicurezza, nonché sullo smaltimento delle scorie (di fatto impossibile!) si moltiplicano in modo tragicamente imbarazzante. In Italia si tolgono fondi per la realizzazione degli impianti ad energia solare (molte imprese del settore sono in difficoltà e falliranno..)e in tivù, nei giornali, se ne parla poco o nulla, tutti impegnati sul fronte delle puttanelle del presidente del consiglio (le minuscole siano un obbligo!)o sulla risoluzione mediatica dei casi di cronaca nera..Sono preoccuopata e nauseata, con la consapevolezza che serve a niente indignarsi, raccogliere firme, lanciare appelli e riempire le piazza. La politica, nazionale e mondiale, non si occupa del miglioramento della vita e della risoluzione di problemi reali. L’energia è un falso problema, lo sanno tutti coloro che si informano autonomamente non accontentandosi delle balle che vengono raccontate per manipolare consensi e coscienze. E’solo questione di denaro, dei profitti dei soliti noti.
Disubbidire!Disubbidire!Disubbidire! Questo l’imperativo categorico..altro che centro-destra o centro-sinistra..altro che deputati e senatori a ventimila euro al mese..la vita vera delle persone, qui e in ogni altrove del mondo, aspetta ben altro che le loro chiacchiere vuote e arroganti.
Non voto più da anni e compiango coloro che ancora lo fanno ritenendolo un dovere civico di antica memoria. Svegliamoci, per favore, che è già molto tardi..la terra è già compromessa, il pianeta è diventato un posto incompatibile alla vita per ogni specie, animale o vegetale e fra poco anche noi avremo le nostre belle centrali nucleari…pronte a pericolosi malfunzionamenti al minimo tremolìo del sottosuolo. Se un evento come quello accaduto in Giappone fosse successo da noi, gli italici sarebbero estinti da qualche giorno!
Grazie per l’attenzione.