Un impianto di smaltimento del combustibile nucleare esaurito nel villaggio di Rokkasho, nella prefettura di Aomori, ha perso l’alimentazione esterna ed è passato a lavorare con un generatore di emergenza, ma l’elettricità è stata ripristinata alle ore 9.44 di venerdì (locali), secondo l’agenzia per la sicurezza nucleare del governo.
La centrale nucleare di Higashidori, in un altro villaggio della prefettura di Aomori, ha anch’essa perso potenza, ma si è attivato con successo un generatore d’emergenza dopo il terremoto. Anche in questo caso è stata ripristinata l’alimentazione esterna alle ore 3.30 di venerdì, secondo il suo operatore Tohoku Electric Power Co.
Nessun cambiamento nelle letture delle radiazioni è stato osservato presso Fukushima Daini, una centrale nucleare a sud di Daiichi, anch’essa gestita da Tokyo Electric Power Co. Né vi è alcuna informazione che materiali radioattivi siano fuoriusciti a causa della scossa di assestamento.
In un’altra centrale, quella di Higashidori, l’unico reattore presente era sottoposto a manutenzione regolare al momento della scossa e le sue barre di combustibile non erano all’interno del nucleo, ma in una piscina di combustibile esaurito, quindi non presenta problemi.
L’operatore Tohoku Electric ha detto che la centrale di Onagawa, nella Prefettura di Miyagi, è in stato di sospensione dopo il terremoto 11 marzo, e ha perso due delle sue tre connessioni di alimentazione esterna. Il sistema di raffreddamento delle piscine di combustibile nucleare esaurito si è temporaneamente arrestato.