Terremoto in Giappone dell'11 marzo 2011
Un violentissimo terremoto di magnitudo 8,9 ha colpito il Giappone stamattina alle 6:46 ora italiana (le 14:46 ora locale) ad una profondità di 24,4 chilometri, creando uno tsunami con onde alte fino a 10 metri che ha colpito le coste nord-orientali dell’arcipelago giapponese.
Le notizie dal Tokyo Broadcasting System (TBS) indicano che almeno 1000 persone sono morte e altre 530 sono disperse in sei diverse prefetture, anche se si teme il numero totale dei morti potrebbe essere molto più alto.
L’enorme magnitudo, 8,9 nella scala Richter, ha reso questo terremoto il più grande che abbia mai colpito il Giappone nella storia e il settimo più grande al mondo mai registrato.
Terremoto
Il terremoto principale è stato preceduto da una serie di scosse di grandi dimensioni (che ora appaiono come scosse di avvertimento, ma questo lo si può purtroppo solo a posteriori), che sono iniziate con un evento di magnitudo 7.2 lo scorso 9 marzo a circa 40 chilometri dal sisma di oggi 11 marzo, e seguito da altri tre sismi di intensità 6.
Il terremoto si è verificato nella parte occidentale dell’Oceano Pacifico, 130 km ad est di Sendai, nell’isola di Honshu, in Giappone. Il suo epicentro è stato a 373 km da Tokyo, secondo lo United States Geological Survey (USGS). Scosse di assestamento sono state riportate dopo il terremoto di magnitudo 8.9 avvenuto alle 14:46 ora locale. Una scossa magnitudo 7,0 è stata segnalato alle 15.06 ora locale, una di magnitudo 7.4 alle 15.15 ora locale e una di 7.2 alle 15.26 ora locale. Più di quaranta scosse di assestamento di magnitudo 5.0 o maggiore si sono verificate nelle poche ore dopo il terremoto iniziale.
Mappa del terremoto di Sendai 2011
Inizialmente segnalato come 7,9 dallo United States Geological Survey (USGS), la magnitudine è stata subito aggiornata a 8.8 e poi 8.9. Questo terremoto si è verificato lungo la faglia del Giappone, che è una zona tra due placche tettoniche che si spostano in direzioni differenti.
Un terremoto di queste dimensioni di solito ha una lunghezza di rottura di almeno 480 km e richiede una lunga linea di faglia relativamente semplice (cioè abbastanza lineare). Poiché il limite di placca e la zona di subduzione in questa regione non sono sufficientemente dritti, i terremoti in questa regione di solito dovrebbero raggiungere al massimo magnitudini fino a 8 o a 8.5. Quindi l’entità di questo terremoto è stata una sorpresa per alcuni sismologi.
Un funzionario locale nella città più colpita di Kurihara nella Prefettura di Miyagi, in una intervista telefonica all’agenzia France-Presse (AFP) ha detto:
“Siamo stati così fortemente scossi che avevamo bisogno di aggrapparci a qualcosa per non cadere. Non siamo riusciti a uscire fuori dall’edificio perché le scosse continuavano … Ma ora i funzionari sono fuori e già raccolgono informazioni sui danni provocati”.
Pericolo in una centrale nucleare
E’ massima allerta nelle centrali nucleari, 11 delle quali si sono spente automaticamente dopo il terremoto grazie ai sistemi di sicurezza che entrano in funzione in casi come questo. Una delle centrali è stata colpita seriamente e ha riportato dei danni tali da destare preoccupazione nell’opinione pubblica.
Dalle prime notizie sembra che uno dei reattori sia stato danneggiato nell’impianto di raffreddamento. Le autorità hanno annunciato che verrà rilasciata una parte del vapore radioattivo che far calare la temperatura, mentre gli USA hanno inviato del liquido refrigerante per aiutare a stabilizzare la situazione.