Gaianews

Principio attivo in ricetta, scattato l’obbligo per medici di famiglia

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 16.08.2012

Farmaco genericoDa oggi i medici di famiglia dovranno indicare sulla ricetta rossa il nome del principio attivo e non del farmaco di marca che lo contiene. Questa nuova norma, che ha suscitato parecchie polemiche da parte di alcune associazioni dei medici e dei produttori di farmaci, contempla però alcune eccezioni.

Il medico potrà aggiungere, oltre alla sostanza contenuta nel farmaco, anche il nome del medicinale commerciale solo nel caso in cui sia specificata la “non sostituibilità”, che dovrà però essere giustificata dal medico in un campo apposito con un commento sintetico.  Entrano dunque in vigore le nuove norme con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale del 14 agosto.

L’associazione dei medifi di base Fimmg intanto polemizza, dicendo che “si rischia un aumento della conflittualità medico-paziente” e che “è mancata l’informazione agli utenti”.

L’indicazione in ricetta da parte del medico del principio attivo permetterà al farmacista di chiedere al paziente se vuole acquistare il generico, quando disponibile. Ma se il medico indicherà anche il farmaco commerciale, il farmacista è tenuto a fornire quel farmaco, in quanto la clausola è definita di “non sostituibilità”. A questo punto sarà responsabilità del medico aver indicato un farmaco anziché un altro.

Per fronteggiare le critiche, il ministero ha detto che “i medici conoscono correttamente i principi attivi dei prodotti farmaceutici”, e “in ogni caso nelle liste pubblicate dall’Aifa i prodotti sono già raggruppati anche per principio attivo”. In una nota del 9 agosto, il Ministero della Salute ha emesso una nota in cui specificava che la legge “non prevede eccezioni alla immediata applicazione della nuova disciplina, non appena pubblicata in Gazzetta Ufficiale”. I sistemi informatici saranno “adeguati nel corso dei prossimi due mesi”. Ma nel frattempo, “in attesa che i sistemi informatici per la compilazione della ricetta online e per la trasmissione dei relativi dati vengano adeguati alle nuove norme con l’indicazione del principio attivo, i medici prescrittori dovranno ricorrere ad una compilazione, parzialmente o totalmente manuale, della ricetta, a seconda del software di cui dispongono”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
  • rim scrive:

    In realtà i medici che si sono fatti acquistare da tale o tal’altra azienda, nel prescrivere un farmaco, non possono fare più i giri di premi, sia il viaggio, il congresso a spese pagate, la penna stilografica, la borsa griffata… Poveracci è bene che si rivoltino e anche loro facciano come in una corporazione tutta unita, in quest’epoca di crisi.