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Segni di vivacità per il turismo ambientale e naturalistico

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 13.11.2011

Parco Sasso Simone e Simoncello

Carpegna, Pesaro Urbino – Se c’è un settore che sente meno la crisi economica e finanziaria,  è quello del turismo verde. I dati incoraggianti sono emersi nel corso del Convegno nazionale delle Guide Ambientali ed Escursionistiche, tenutosi nella sede del Parco Sasso Simone e Simoncello dall’11 al 13 novembre. Tuttavia, c’è ancora molto da fare per unire gli intenti e rendere il settore delle guide naturalistiche forte e unitario sui tavoli che contano, come auspicato dal presidente Stefano Spinetti.

Dati confortanti anche quelli portati dal prof. Tommaso Paolini, Docente di Economia del Turismo presso l’Università dell’Aquila, che anticipa in estrema sintesi i risultati del rapporto 2011 dell’Osservatorio Turismo Natura, che uscirà all’inizio di dicembre. Se la formula del turismo negli alberghi si è andata affievolendo negli anni, il trend è stato ampiamente compensato dalla crescita degli agriturismi e dei bed&breakfast. E comunque la componente analizzata dal prof. Paolini, il turismo natura, che si occupa di analizzare solo l’interesse del consumatore finale al di là dell’offerta turistica, è positiva.

Grande assente al convegno, ma c’era da aspettarselo, la ormai ex Ministra Michela Vittoria Brambilla, che era attesa per illustrare la strategia che il Governo dimissionario intendeva adottare per quanto riguarda il settore del turismo verde. C’è ora da capire quali saranno le strategie del nuovo governo tecnico di Mario Monti, tra tagli di bilancio e promesse di una serie di iniziative per rilanciare l’economia.

Una nicchia sì, una nicchia no. Il turismo verde e le guide dell’AIGAE sono convinte di poter contare, anche se si tratta di una nicchia economica dell’economia italiana. Secondo il prof. Paolini il settore del Turismo Natura pesa circa 10 miliardi di euro, tutt’altro che da sottovalutare, anche considerando le enormi potenzialità non sfruttate dal legislatore e forse la mancanza di coordinamento a livello nazionale. Ed è soprattutto il flusso di stranieri che manca.

Ma non mancano i problemi, come ha sottolineato  Andrea Gennai, responsabile del Servizio di Pianificazione del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. La situazione dei parchi italiani, indispensabili per poter incrementare la domanda di turismo verde, non è rosea, a causa della mancanza di operatività e di una struttura elefantiaca e impossibile da mantenere o gestire.

Gennai ha espresso l’auspicio che le aree protette possano intraprendere una strada virtuosa per poter contribuire maggiormente alla crescita del turismo verde. Alcuni esempi delle enormi potenzialità che ci sono nelle aree protette sono stati attuati proprio presso il Parco delle Foreste Casentinesi, dove i turisti sono stati coinvolti nell’attività del parco e, in questo modo, anche formati sull’importanza della conservazione. Secondo Gennai, il ruolo delle guide ambientali è fondamentale, in quanto il loro lavoro è quello di portare i turisti nei parchi, mentre il compito dei parchi è di proteggere la natura. Solo in questo modo può crearsi una domanda turistica che chiuda il circolo virtuoso della protezione ambientale.

L’AIGAE, la più grande Associazione di categoria Italiana e unica a livello nazionale di guide ambientali, conta più di 1400 soci in tutta Italia con più di 100 aziende collegate.

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