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Aviaria H7N9: confermata trasmissione fra mammiferi

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 27.05.2013

Con un articolo comparso sulla rivista Science gli scienziati hanno dimostrato che il virus H7N9, diffusosi di recente in Cina si trasmette fra i mammiferi. La ricerca è stata svolta su furetti e maiali.

L’influenza H7N9, diffusasi in Cina e Taiwan ha contagiato 130 persone e ne ha uccise 30. La ricerca si sta concentrando nel comprendere i meccanismi della trasmissione del virus in modo da poter contenere un eventuale epidemia, nel caso il virus diventasse molto contagioso.

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Un team internazionale di scienziati cinesi e americani hanno utilizzato un virus isolato da una persona deceduta a causa del virus H7N9 per determinare se il virus possa trasmettersi tra i furetti. I furetti sono spesso utilizzati come modello fra i mammiferi nelle ricerche sull’influenza, e un’efficiente trasmissione del virus dell’influenza tra i furetti può fornire indizi utili a capire come lo stesso processo potrebbe verificarsi nelle persone. La ricerca è stata sostenuta, in parte, dall’Istituto Nazionale di allergie e malattie infettive e in parte del National Institutes of Health.

I ricercatori hanno diffuso il virus in sei furetti attraverso il naso. Il giorno successivo, tre furetti infetti sono stati collocati all’interno di gabbie con altri animali, e altri tre furetti infetti sono stati collocati in gabbie nelle vicinanze di altri animali.

Tutti i furetti infetti all’interno delle gabbie sono stati infettati dal virus, mentre il secondo gruppo ha registrato un solo caso di contagio. Il team ha concluso che il virus può infettare i furetti ed essere trasmessa tra furetti sia per contatto diretto e, in modo meno efficiente, per via aerea. Gli scienziati hanno inoltre rilevato del materiale virale nelle secrezioni nasali dei furetti almeno un giorno prima che i segni clinici della malattia sono diventati evidenti. La potenziale implicazione per la salute pubblica di questa osservazione è che una persona infettata dal virus dell’influenza aviaria H7N9, che non mostra sintomi potrebbe comunque diffondere il virus ad altri.

I ricercatori hanno anche infettato i maiali con il virus H7N9 di derivazione umana. In ambienti naturali, i maiali possono agire come terreno virtuale per l’evoluzione dei virus e la trasmissione ad altri mammiferi. Nuovi ceppi creatisi in questo terreno fertile hanno il potenziale di infettare l’uomo e innescare una pandemia, così informazioni sulla suscettibilità suina a H7N9 potrebbe aiutare gli scienziati a misurare il potenziale pandemico del virus aviario. A differenza dei furetti, però, i maiali infetti in questo piccolo studio non hanno trasmesso virus ai suini infetti, sia attraverso il contatto diretto che per via aerea. Tutti i furetti infetti e i suini hanno mostrato lievi segni di malattia, quali starnuti, scolo nasale, e letargia, ma nessuno degli animali infetti si è ammalato gravemente.

“In condizioni idonee, la trasmissione interumana del virus H7N9 può essere possibile“, hanno dichiarato gli autori dello studio.

“Pensiamo che un virus riesca a decollare fra gli esseri umani, solo quando riesce a diffondersi in entrambe le forme di trasmissione”, ha dichiarato il Dottor Richard Webby, virologo presso l’ospedale St. Jude Children a Memphis, Tennessee e coautore della ricerca. “Ma se il virus H7N9 dovesse mutare nel corso del tempo, potrebbe diventare più trasmissibile nell’uomo” ha aggiunto. Webby ha inoltre chiarito che i dati della ricerca riflettono l’epidemiologia “sul campo”: finora, i funzionari della sanità pubblica hanno dichiarato che la maggior parte dei casi si sono verificati in persone che hanno avuto stretti contatti con il pollame e non pensano che la H7N9 si diffonda facilmente tra gli esseri umani. “Ma anche se i risultati possono sembrare un po’ nebulosi” ha detto il dottore, “aiutano gli scienziati a rispondere ad alcune delle domande più specifiche che circondano la ricerca della trasmissibilità dell’ H7N9 nelle persone”.

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