Bloccare lo zucchero e la sua attività nelle cellule tumorali può ridurre il rischio di cancro e anche la sua progressione. Questo è quanto affermano i ricercatori della Icahn School of Medicine. Lo studio, condotto sui moscerini della frutta e pubblicato sulla rivista Cell, permette di comprendere il motivo per cui le malattie correlate al metabolismo, come il diabete o l’obesità, sono associate ad alcuni tipi di cancro, tra cui pancreas, mammella, fegato e colon.
Ross Cagan, docente presso la Mount Sinai School of Medicine, ha sviluppato un modello di cancro nella Drosophila, un moscerino della frutta. Nel corso della ricerca si è cercato di capire gli effetti della dieta e dell’insulino-resistenza sulla progressione del cancro.
Le cellule usano il glucosio per produrre energia e crescere. Quando una cellula diventa resistente all’insulina, il glucosio si accumula nel sangue invece di essere assorbito, portando a malattie metaboliche come il diabete. A causa di questa crescita disfunzionale, gli scienziati hanno avuto molte perplessità su come i tumori possono prosperare in un ambiente insulino-resistente.
“Precedenti ricerche hanno stabilito una forte correlazione tra malattie metaboliche e tumori del pancreas, della mammella, del fegato e del colon, ma non si è stabilito come crescano in modo aggressivo in questo ambiente, se non hanno l’energia fornita dal glucosio”, ha detto il Dott. Cagan, “Utilizzando i moscerini, abbiamo scoperto come i tumori superano la resistenza del corpo e trasformano la disfunzione metabolica a loro vantaggio.”
I ricercatori hanno scoperta che in realtà in questi tumori si innesta un processo che li rende sensibili all’insulina e permette loro di crescere. Il processo è stato sperimentato sui moscerini della frutta.
Cagan e il suo team hanno inoltre identificato i composti che possono bloccare il processo. Hanno trattato i moscerini con un cocktail di farmaci che ha ridotto notevolmente le dimensioni del tumore e la progressione stessa.
“Il nostro studio dimostra che lo zucchero attiva oncogeni nel tumore, che poi promuovono la sensibilità all’insulina”, ha detto il dottor Cagan. “Abbiamo identificato una combinazione di tre farmaci che ferma l’attività di segnalazione e la crescita del tumore nelle sue tracce, senza alterare la normale funzione cellulare.”
Il team di ricerca andrà a verificare se la stessa cascata di eventi accade negli esseri umani.