Sono interrogativi etici di grande importanza quelli che emergono dal più grande congresso mondiale sul cancro che si sta tenendo in questi giorni a Chicago. Si tratta del meeting annuale dell’ American Society of Clinical Oncology (Asco).
Dal report del convegno emerge che nella cura del cancro sono stati fatti passi avanti enormi e che ora è forse il caso di alzare i criteri secondo i quali un farmaco è riconosciuto come efficace contro il cancro.
La lente di ingrandimento viene quindi messa su tutti quei farmaci che aumentano la sopravvivenza, ma di poco, a volte anche di un solo mese. L’interrgativo che si pone è etico in quanto come si può valutare l’importanza ella sopravvivenza di una persona, fosse anche solo per un mese?
E il problema ovviamente è anche economico: se la proposta venisse accettata dalla Food and Drug Administration in America e dall’Europeans Medicines Agencies in Europa, i nuovi farmaci dovrebbero garantire dei miglioramenti più grandi di quelli richiesti finora.
L’Asco ha proposto di alzare i target per gli studi clinici su pancreas, polmone, mammella e colon.
La proposta è stata presentato in un documento redatto anche con l’aiuto di medici oncologi e pazienti.
Le raccomandazioni dell’Asco prevedono che per il cancro al pancreas i nuovi farmaci debbano garantire un aumento di sopravvivenza di almeno il 50 per cento, considerando anche tossicità del trattamento e qualità della vita.
Per il cancro al polmone si richiedono progressi di almeno un +25 per cento di sopravvivenza, per quello al seno un +20 per cento, per quello al colon un aumento di almeno 3-5 mesi di sopravvivenza media.
Il presidente dell’Aifa, Sergio Pecorelli, presente a Chicago, ha spiegato: “Criteri più rigidi e meno sfumati sono dovuti al fatto che troppo spesso vengono approvati e rimborsati farmaci i cui vantaggi sono modesti. Questo pone però un interrogativo etico: si può dire che un vantaggio di un mese di vita sia poco? Applicare un criterio statistico alla durata di una vita è sempre qualcosa di molto delicato, anche se il richiamo a paletti precisi è fondamentale”.