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Nel 4600 a.C. i cacciatori-raccoglitori d’Europa allevavano maiali

Scritto da Leonardo Debbia il 07.09.2013

Studiando i nostri antenati, secondo nuovi elementi di prova, si è scoperto che gli esseri umani  cacciatori-raccoglitori del Mesolitico europeo acquisirono le pratiche per addomesticare i maiali dai primi nuclei di agricoltori già 4600 anni a.C., 500 anni prima di quanto ritenuto finora. 

Il team internazionale di scienziati, tra cui i ricercatori delle Università di Durham e di Aberdeen, ha dimostrato l’esistenza, nella preistoria europea, di una interazione tra gli umani cacciatori-raccoglitori e le comunità agricole primitive, e una ‘condivisione’ sia di conoscenze che di animali.

maiali

Gli scienziati sostengono che l’interazione tra i due gruppi, alla fine, portò i cacciatori-raccoglitori ad inglobare agricoltura e allevamento nella loro cultura.

La ricerca, pubblicata su Nature Communications, fa capire meglio i movimenti degli esseri umani preistorici e il passaggio e la comunicazione di tecnologie e conoscenze.

Attualmente si datava a 12000 anni a.C. la presenza in Europa di popolazioni di cacciatori-raccoglitori, mentre le prime comunità di allevatori-agricoltori neolitici iniziarono a immigrare dal Sud tra i 5500 e i 4200 anni a.C.   

La diffusione di piante e animali in tutta Europa tra il 6000 e il 4000 a.C. comportò quindi una complessa interazione tra le popolazioni indigene di cacciatori-raccoglitori mesolitici e quelle di agricoltori neolitici, ma la scala di interazione e la misura in cui i cacciatori-raccoglitori appresero le idee dai nuovi vicini rimane oggetto di discussione.

L’autore dello studio in questione, Ben Krause-Kyora, dell’Università Christian-Albrechts di Kiel, in Germania, ha analizzato il DNA antico delle ossa e dei denti di 63 suini, campioni provenienti dal Mesolitico della Germania settentrionale, per verificare se vi fosse stato scambio di animali domestici tra le due popolazioni.

E’ stata documentata la presenza di due tipi di DNA mitocondriale, uno tipico dei maiali del Vicino Oriente e l’altro europeo. 

E’ stata isolata anche una variante genica associata al colore del manto che ha portato i ricercatoti a concludere che i cacciatori-raccoglitori avevano cominciato a sfruttare animali domestici con colori diversi del manto molti anni prima di quanto supposto, appunto circa 500 anni. 

”I cacciatori-raccoglitori mesolitici hanno avuto sicuramente cani, ma non praticavano l’agricoltura  e  non avevano maiali, pecore, capre o mucche, tutti animali introdotti in Europa dagli agricoltori non prima di 6000 anni a.C”, ha detto Ben Krause-Kyora. “Ora sappiamo, tuttavia, che i cacciatori-raccoglitori possedevano qualche maiale addomesticato dagli agricoltori”.

Non si sa ancora se questi maiali fossero frutto di baratto oppure si trattasse di qualche capo fuggito agli agricoltori e catturato dai ‘rivali’. 

E tuttavia, c’è anche un altro fattore da considerare: i maiali avevano dei mantelli maculati o colorati che potevano aver suscitato l’interesse dei cacciatori-raccoglitori.

Il co-autore dello studio, il dr. Greger Larson, del Dipartimento di Archeologia dell’Universirtà di Durham, ha aggiunto: “Gli esseri umani amano le novità e anche se i cacciatori-raccoglitori conoscevano e cacciavano i cinghiali, non è difficile capire come siano rimasti attratti dall’aspetto ‘strano’ dei maiali maculati di proprietà degli agricoltori loro vicini”. 

Non resta difficile pensare che abbiano voluto impossessarsene, anche se questo studio dimostra che i suini domestici fecero poi presto a popolare il Nord-Europa. 

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