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Un robot che corre come un gatto

La biomeccanica si arricchisce di un nuovo prototipo grazie ai laboratori di ricerca di Losanna

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 17.06.2013

E’ il prodotto dei laboratori di ricerca biomeccanica di Losanna: un piccolo robot ispirato al modello di un gatto. Grazie al design degli arti inferiori è agile e veloce e potrebbe essere utilizzato in missioni di esplorazione e ricerca.

Non ha ancora una testa, ma sicuramente i ricercatori si sono ispirati ad un felino, un gatto o un cucciolo di ghepardo. Sviluppato dal Biorobotic Laboratory della EPFL (BioRob) è descritto in un articolo pubblicato oggi sul Journal of Robotics Research. Lo scopo della piattaforma è quello di incoraggiare la ricerca nella biomeccanica e la sua particolarità è il design delle sue gambe, che lo rendono molto veloce e stabile. I robot sviluppati da questo concetto potrebbe alla fine essere utilizzati in missioni di ricerca e soccorso o per l’esplorazione.

Crediti:  EPFL

Crediti: EPFL

Questo robot è il più veloce della sua categoria, vale a dire in termini di velocità normalizzata per piccoli robot quadrupedi che pesano meno di 30Kg. Durante i test, ha dimostrato la sua capacità di poter percorrere quasi sette volte la lunghezza del corpo in un secondo. Anche se non è agile come un gatto vero, ha  ottime caratteristiche di auto-stabilizzazione, quando funziona a piena velocità o su un percorso anche con piccoli ostacoli. Inoltre, il robot è estremamente leggero, compatto e robusto e può essere facilmente assemblato con materiali che sono poco costosi e facilmente disponibili. 

I punti di forza della macchina risiedono tutti nella progettazione delle sue gambe. I ricercatori hanno sviluppato un nuovo modello con questo robot, che si basa sull’osservazione e sulla meticolosa e fedele riproduzione della gamba felina. Il numero di segmenti – tre su ogni gamba – e le loro proporzioni sono le stesse di quelle di un gatto. Le molle sono utilizzate per riprodurre i tendini, e gli attuatori – i piccoli motori che convertono l’energia in movimento – sono utilizzati per sostituire i muscoli.

“Questa morfologia conferisce al robot le proprietà meccaniche da cui i gatti traggono vantaggio, vale a dire una spiccata capacità di esecuzione e l’elasticità nei punti giusti, per garantire la stabilità”, spiega Alexander Sprowitz, uno scienziato del BioRob. “Il robot è quindi naturalmente più autonomo.”

Secondo il direttore del BioRob Auke Ijspeert, questa invenzione è la logica conseguenza della ricerca del laboratorio sulla locomozione che ha incluso un robot salamandra e un robot lampreda. “E’ ancora in fase sperimentale, ma l’obiettivo a lungo termine del cucciolo di ghepardo robot è quello di diventare una macchina da terra veloce, agile, per uso esplorativo, ad esempio e per la ricerca e il soccorso in situazioni di calamità naturali. Studiare e utilizzare i principi del regno animale per sviluppare nuove soluzioni per l’utilizzo dei robot è l’essenza della nostra ricerca “.

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