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Ancora scontri in Egitto, ieri 12 morti

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 05.02.2012
I manifestanti in Egitto si sono scontrati con la polizia nella capitale, Il Cairo, e in altre città per il terzo giorno sabato. Gli scontri hanno provocato almeno 12 morti e 2.500 feriti.L’ultima ondata di violenze è stata scatenata dalla rabbia per l’incapacità delle forze di sicurezza egiziane di evitare lo scontro mortale tra tifoserie nella partita di calcio dello scorso mercoledì nella città di Port Said, che ha provocato la morte di 74 persone. I manifestanti chiedono al Consiglio militare al potere di cedere il potere a un governo civile.

Sabato scorso, la polizia del Cairo ha sparato gas lacrimogeni e proiettili di gomma contro i manifestanti che stavano cantando, urlando e lanciando pietre nei pressi dell’edificio pesantemente sorvegliato del Ministero dell’Interno. Dall’altra parte della strada, l’edificio del Ministero delle Finanze era in fiamme. Ambulanze e volontari hanno portato i feriti lontano dai combattimenti attraverso le strade disseminate di detriti.

Migliaia di egizianisono scesi in strada ad Alessandria e nella città portuale di Suez.

La polizia ha arrestato 47 sospetti per il caos alla partita di calcio. Il maresciallo in capo Mohamed Tantawi ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale e ha promesso di trovare i responsabili.

Sepp Blatter, il capo dell’organo di governo mondiale del calcio, la FIFA, ha inviato una lettera alla federazione calcistica egiziana che chiede una spiegazione completa del disastro, definendolo un “giorno nero per il calcio.” Il campionato egiziano di calcio è stato sospeso a tempo indeterminato.

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