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NO TAV contro i convogli nucleari

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 24.07.2012


Continua la lotta dei NO TAV contro il passaggio di convogli carichi di scorie nucleari diretti in Francia. Questa notte gli attivisti NO TAV hanno tentato di bloccare il passaggio di un treno che da Vercelli si dirigeva a La Hague. Questo è un convoglio speciale perchè trasporta scorie nucleari provenienti dalla centrale nucleare di Trino.

Questi convogli sono diretti presso un sito di lavorazione nucleare in cui le scorie possono essere riprocessate. Il sito è di proprietà dell’azienda francese AREVA. L’accordo per la riprocessazione delle scorie era stato concluso nel 2005 dal Governo italiano con quello francese per un costo di 4,3 miliardi di euro. I convogli previsti e i ralativi viaggi sono dodici. I convogli viaggiano di notte fra le teste di cittadini ignari. La popolazione infatti non è stata adeguatamente informata ed è per questo che i NO TAV continuano a protestare.

I contenitori, come si apprende da un’inchiesta di Repubblica.it, possono resistere a cadute di 9 metri su superficie piana, ma per attraversare le montagne i treni scorrono anche lungo tragitti che proprio in pianura non sono. E’ sempre l’inchiesta di Repubblica.it a spiegare che la fuoriscita del materiale radioattivo sprigionerebbe una radiazione pari a 5,83 Siviert determinando morte certa nel raggio di 50 metri.A duecento metri la radiazione sarebbe di 3,47 Sv.

A queste eventualità la popolazione non è stata minimamente addestrata, addirittura non è stata neanche informata. Nessuna prevenzione, nessuna informazione, nessun piano di evacuazione.

Che la situazione non sia proprio sicura lo dimostra il fatto che quando si è tentato di deviare il viaggio verso la Svizzera, il governo del paese si è rifiutato.

Per questo nella notte 15 attivisti NO TAV sono riusciti ad occupare i binari impedendo il passaggio del convoglio. L’occupazione è avvenuta a Borgone di Susa, ma è durata solo pochi minuti, poi gli attivisti sono stati convinti ad allontanarsi.

Nella notte si era anche pensato che la polizia avesse deciso di attaccare il campeggio degli attivisti che secondo la Digos serve da base per le azioni notturne. 50 agenti in tenuta antisommossa con una ruspa si erano avvicinati al campeggio, ma la Questura ha poi affermato che era solo una reazione contro l’azione di un gruppetto che voleva avvicinarsi al cantiere.

Sempre ieri notte 115 attivisti sono rimasti su treno regionale diretto da Chiomonte a Bussoleno. Una volta giunti a destinazione gli attivisti sono stati raggiunti dai poliziotti e non sono scesi dal treno. La polizia ha dichiarato che hanno deciso di non scendere di loro spontanea volontà.

Il problema dei convogli nucleari resta però aperto: una volta al mese una bomba attraversa indisturbata centri abitati in cui nessuno è stato debitamente informato. Anche se i cittadini italiani hanno rifiutato l’energia nucleare, questo no li rende indenni. Il probelma delle scorie derivanti dai pochi anni di attività delle centrali resta ancora in termini di sicurezza.

Fonti : Rainews24, Repubblica.it

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