La commissione che regola gli impianti nucleari negli Stati Uniti, la Nuclear Regulatory Commission, ha deciso di fermare il rilascio di licenze per nuovi impianti a causa della mancanza di un piano di immagazzinamento definitivo delle scorie nucleari.
La costruzione di nuovi reattori – ma anche i rinnovi delle licenze di impianti già esistenti – sono infatti diventati illegali senza che ci sia una strategia di smaltimento dopo che una recente sentenza della corte federale ha messo in discussione i piani dell’agenzia per l’immagazzinamento dei residui radioattivi.
La NRC fermerà quindi almeno 19 richieste da parte delle società di costruzione o che gestiscono gli impianti nucleari esistenti che hanno bisogno del rinnovo della licenza.
La sentenza è stata emessa in risposta ad una causa del procuratore generale di New York e delle sue controparti in New Jersey, Connecticut e Vermont sulla domanda di trasferimento della licenza di una centrale nucleare. La corte d’appello ha rilevato che le barre di combustibile nucleare esaurito che si trovano nel vecchio sito “rappresentano una pericolosa minaccia a lungo termine sulla salute e un rischio ambientale”.
Negli Stati Uniti, dove sono presenti 104 reattori attualmente operativi e 21 reattori ormai chiusi, non esiste ad oggi un deposito definitivo per le scorie nucleari.
Risalgono ormai al 1978 i primi studi per un deposito definitivo di scorie radioattive negli Stati Uniti. La Nuclear Regulatory Commission ha combattuto per decenni per costruire un sito nazionale di stoccaggio dei rifiuti nelle Yucca Mountain nel deserto del Nevada, ma tale piano è stato demolito due anni fa dall’amministrazione Obama.
Ora lo stop della NRC al rinnovo delle licenze e alla concessione di nuove rischia di bloccare l’intero settore, che ha prodotto nel 2011 circa il 19% dell’intera energia elettrica degli Stati Uniti.