Grazie alle osservazioni del telescopio Hubble gli astronomi sono riusciti a risolvere il mistero dell’origine della Corrente di Magellano.
La corrente di Magellano, scoperta nel 1972, è un ponte di idrogeno neutro e stelle che lega la Via Lattea alla Piccola Nube e alla Grande Nube di Magellano. Gli astronomi, dal momento della scoperta, si sono chiesti se il gas provenisse da entrambe le galassie satalliti o solo da una di esse. Ora le osservazioni di Hubble dimostrano che la maggior parte del gas arriva dalla Piccola Nube a causa di un episodio avvenuto 2 miliardi di anni. Una seconda zona del ponte, è originata più recentemente dalla Grande Nube.
Il gruppo di astronomi, guidato da Andrew J. Fox dello Space Telescope Science Institute di Baltimora, Md, ha determinato l’origine del filamento di gas utilizzando il Cosmic Origins Spectrograph di Hubble misurando la quantità di elementi pesanti, come l’ossigeno e lo zolfo, in sei punti lungo la Corrente di Magellano.
Il team ha trovato una bassa quantità di ossigeno e zolfo lungo la maggior parte della corrente, in corrispondenza dei livelli della Piccola Nube di Magellano risalenti a circa 2 miliardi di anni fa, quando si pensa si sia formato il il nastro gassoso. La scoperta del team consiste nell’aver rilevato un livello molto più elevato di zolfo in una regione del flusso che è più vicino alle Nubi di Magellano.
“Stiamo trovando una quantità consistente di elementi pesanti nel flusso fino ad arrivare molto vicini alle Nubi di Magellano, e quindi i livelli degli elementi pesanti salgono”, ha detto Fox. “Questa regione interna è molto simile nella composizione alla Grande Nube di Magellano, suggerendo il fatto che provenga da quella galassia.”
Fox ha spiegato che osservazioni del genere si possono fare solo grazie al telescopio Hubble, che si trova nello spazio.
A differenza di altre galassie satelliti della Via Lattea le Nubi di Magellano sono state in grado di mantenere il loro gas e Al loro interno sta ancora avvenendo la formazione di stelle, perché sono più massicce rispetto alle altre galassie satelliti. Ma avvicinandosi alla Via Lattea ne subiscono l’influenza gravitazionale. Questa relazione, insieme con la relazione gravitazionale fra le due Nubi genera la corrente.
Secondo gli astronomi il flusso, entrando nella Via Lattea può alimentare la nascita di nuove stelle. Il fenomeno sarà approfondito dagli scienziati per capire meglio il processo di formazione stellare nelle galassie.
“Vogliamo capire come le galassie come la Via Lattea striscia portino via strisce di gas da piccole galassie che poi usano per formare nuove stelle”, ha spiegato Fox. “Mi sembra che questo sia un processo episodico. Non è un processo regolare, dove una lenta corrente di gas è disponibile in modo continuo. Piuttosto, una volta ogni tanto una grande nube di gas cade dentro la galassia.”.
La ricerca, in due articoli è stata pubblicata su Astrophysical Journal.