DURHAM , N. H. – A poco più di un anno dal suo lancio la missione Van Allen Probes della NASA continua a svelare i misteri delle fasce di radiazione ad alta energia della Terra che circondano il nostro pianeta e mettono a rischio i satelliti in orbita e gli astronauti. La ricerca condotta dalla University of New Hampshire è stata pubblicata sulla rivista Nature Communications.
Secondo le ultime misurazioni effettuate le particelle ad alta energia che popolano le fasce di radiazione possono essere accelerate quasi alla velocità della luce insieme con onde magnetiche a frequenza molto bassa che operano su scala planetaria.
Questa modalità di azione è analoga a quella di un acceleratore di particelle ciclico come il Large Hadron Collider. Tuttavia, in questo caso, il campo magnetico vasto della Terra, o magnetosfera, che contiene le fasce di Van Allen, accelera gli elettroni ad una velocità sempre maggiore mentre girano attorno al pianeta da ovest a est.
Comprendere le dinamiche complesse della accelerazione di particelle aiuterà gli scienziati a produrre previsioni migliori delle condizioni meteorologiche spaziali e quindi a potere gestire meglio i satelliti.
E’ stato possibile ottenere questi risultati soprattutto grazie al fatto che gli scienziati possono fare osservazioni dalle due navicelle gemelle che rimandano dati separati nello spazio e nel tempo.
Gli scienziati hanno infatti fatto notare come questo comportamento delle particelle fosse stato già ipotizzato, ma non ci fosse stata ad oggi nessuna possibilità di verificarlo. In altre parole, il fatto di avere un doppio punto di vista, non consente di individuare come un cambiamento qualcosa che in realtà non lo è, ma potrebbe sembrarlo solo perchè è cambiato il punto di vista.
Con la possibilità di queste osservazioni gli scienziati stanno cominciando a svelare i vari pezzi del puzzle composto da qualsiasi evento speciale che cambia la struttura delle particelle delle fasce di radiazione, comprendendo in questo modo tutti i movimenti delle particelle all’interno delle fasce di Van Allen.
Harlan Spence, direttore del UNH Institute for the Study of Earth, Oceans, and Space, ha dichiarato: “Quello in cui speriamo sono queste occasioni fortuite in cui la natura accentua un processo sugli altri cosa che consente alle navicelle di vedere veramente cosa sta succedendo. Vogliamo sapere come l’intero sistema faccia sì che un fenomeno o un processo dominino sugli altri o abbiano meno influenza, e stiamo comprendendo come questo accada sempre più rpofondamente.”
le variazioni comportali delle masse. leggere si va in ansia. come mai siamo vivi o presto moriremo cotti in forno a microonde ?