Un risultato sconcertante viene dal Cern, sede del famodo acceleratore di particelle LHC: sembra che alcune particelle subatomiche, i neutrini, abbiano superato la velocità della luce.
I neutrini, che sono stati inviati attraverso il sottosuolo dal Cern verso il laboratorio del Gran Sasso ad una distanza di 732 km, sembrano aver impiegato qualche miliardesimo di secondo meno di quello che avrebbe fatto la normale luce.
I risultati saranno presto resi disponibili online per permettere ad altri scienziati di osservare lo strano risultato, che potrebbe riscrivere un vero e proprio assioma della fisica moderna da quando l’ipotesi venne avanzata da Albert Einstein nella sua Relatività ristretta, oltre un secolo fa.
Il direttore di ricerca del laboratorio ha definito il risultato “apparentemente incredibile”.
La velocità della luce è il limite di velocità ultimo dell’Universo, e la fisica moderna fa completamente affidamento a questo limite – previsto appunto da Einstein nella sua teoria della relatività.
Migliaia di esperimenti sono stati condotti nei decenni per misurare in modo sempre più preciso questo fatto, e nessun risultato ha mai mostrato una particella che superasse tale limite.
Ma Antonio Ereditato, direttore dell’esperimento Orione, e i suoi colleghi hanno svolto un esperimento che invece sembra suggerire che i neutrini possano superare questa barriera.
Ma non si tratta dell’effetto cerenkov ?