L’ Alpha Magnetic Spectrometer (AMS) ha lasciato il CERN il venerdì 12 febbraio scorso per iniziare il suo viaggio verso la ISS, la Stazione Spaziale Internazionale. (Che cos’è l’AMS? Vai alla scheda)
Lo speciale convoglio che trasporta il nuovo strumento di misurazione è arrivato presso presso i laboratori dell’Agenzia Spaziale Europea in Olanda alle 16,30 di giovedì 16 febbraio. L’AMS volerà poi verso il Kennedy Space Center in Florida prima di essere portato in orbita dallo Space Shuttle.
Il trasporto di di un carico di 8,5 tonnellate pieno di elio superfluido attraverso l’Europa non è un gioco da ragazzi. Il rilevatore AMS è stato prima inserito in una struttura di supporto, costruita con la collaborazione di ingegneri meccanici, poi circondata da fogli di plastica protettiva, posizionata in un contenitore e infine caricata con cura in uno speciale camion che conteneva anche un generatore che permetteva di mantenere l’elio alla corretta bassissima temperatura (circa 2 gradi Kelvin!! Ovvero due gradi appena sopra lo 0 assoluto). La sua destinazione iniziale, quindi, è stata l’ESA, in particolare il Centro di Ricerca e Tecnologia (ESTEC), circa 600 chilometri dal CERN. Circa 20 membri dello staff che ha lavorato all’AMS ha seguito il convoglio nel suo viaggio, 5 di loro in una macchina che seguiva il carico a 45 km/h. Per capire la cura e, forse, il terrore che qualcosa andasse storto, lo si capisce pensando che ci sono voluti 4 giorni per arrivare in Olanda dal CERN.
Una volta collegata alla Stazione Spaziale, infatti, l’AMS potrà rispondere alle fondamentali domande sulla materia e sulla struttura dell’Universo direttamente dallo spazio. Il suo principale obbiettivo è la ricerca della materia oscura e dell’antimateria, in un programma che è complementare a quello dell’LHC, il grande aceleratore di particelle sotto le montagne di Ginevra. I dati prodotti dall’AMS nello spazio saranno trasmessi dall’ISS a Houston, USA e al CERN, dove il centro di controllo del rilevatore è installato. Gli stessi dati verranno inviati anche ad un certo numero di Istituti regionali che collaboreranno all’analisi dei dati.
I componenti dell’AMS sono stati costruiti da un team internazionale con significativi contributi dai membri del CERN, Francia, Germania, Italia, Portogallo, Spagna e Svizzera, come anche da Cina e Stati Uniti. L’assemblaggio e il test con fasci sono stati fatti al CERN.
In particolare, la capacità dell’AMS di distinguere elettroni da protoni è molto importante per la misurazione dei raggi cosmici, il 90% dei quali sono protoni e costituiscono il substrato naturale per gli altri segnali a cui gli scenziati sono interessati. (fonte CERN)