Decine di migliaia di persone sono scese per le strade di Mosca e in altre città in tutta la Russia oggi per protestare contro i brogli elettorali nelle elezioni parlamentari che avrebbero permesso al partito del primo ministro Vladimir Putin, Russia Unita, di vincere la maggioranza assoluta alla Duma.
La polizia ha detto che c’erano almeno 20.000 dimostranti nella Bolotnaya a Mosca, di fronte al Cremlino, anche se gli organizzatori parlano di circa 50.000 persone. Le autorità di Mosca avevano dato il permesso di manifestare a massimo 30.000 persone.
Gli elicotteri pattugliano i cieli mentre sono stati schierati nella zona blindati della sicurezza e della polizia in tenuta anti-sommossa. Non ci sono notizie di scontri o arresti diffusi.
La manifestazione ha avuto un seguito anche in diverse altre città in tutto il paese, fino alla città di Vladivostok, che affaccia sull’Oceano Pacifico, dove diverse centinaia di persone si sono raccolte mostrando slogan contro il governo, come “i ratti dovrebbero andarsene!”.
Almeno 7.000 persone si sono radunate a San Pietroburgo, mentre nella città di Khabarovsk almeno 30 persone sono state arrestate dopo una protesta non autorizzata. Le proteste sono state segnalate anche in diverse città della Siberia.
La protesta segue una violenta repressione di una serie di manifestazioni all’inizio di questa settimana, dopo l’annuncio della vittoria del partito di Putin, che ha per poco mantenuto il controllo della camera bassa.
Tuttavia, i partiti di opposizione e gli osservatori sostengono che i risultati sono stati probabilmente gonfiati da brogli e irregolarità. I leader del partito di governo hanno negato di aver truccato i risultati.
La vittoria parlamentare di Putin gli permetterà molto probabilmente di vincere le elezioni presidenziali di marzo, che lo vedrebbero tornare alla carica del presidente per la terza volta. Putin è stato presidente dal 2000 al 2008, ma in questi 4 anni al suo posto c’è stato il suo fedelissimo, Medvedev, che ora si è accordato con Putin per uno scambio di poltrone il prossimo marzo.
Giovedì Putin ha aspramente criticato le dichiarazioni del Segretario di Stato americano Hillary Clinton, che aveva messo in discussione l’elezione senza mezzi termini. Putin e Medvedev hanno accusato la Clinton di istigare i manifestanti al fine di indebolire la Russia.