Autorità russe continuano a detenere almeno 250 manifestanti dell’opposizione il giorno dopo le manifestazioni senza precedenti contro presunti brogli elettorali, mentre la diplomazia statunitense ha di nuovo criticato Mosca per le scorse elezioni parlamentari, che ha definito “né libere né eque”.
Gli organizzatori della protesta hanno detto oggi che la maggior parte dei manifestanti arrestati nella capitale, Mosca, rimangono in custodia. Fino a 120 persone sono state arrestate durante un raduno simile nella città settentrionale di San Pietroburgo.
L’agenzia di stampa francese ha citato un funzionario della sicurezza, come dice la Russia ha schierato le truppe del ministero dell’Interno di Mosca per garantire l’ordine durante le varie manifestazioni previste nel Martedì capitale.
Per il secondo giorno consecutivo, il Segretario di Stato americano Hillary Clinton ha parlato di “serie preoccupazioni” sulle votazioni di domenica, in cui la maggioranza del primo ministro Vladimir Putin è scesa ma che forse sarebbe stata ancora più esigua in assenza dei voti dipetuti in vari seggi e altre irregolarità.
Clinton ha detto agli elettori russi che meritano una “indagine sui brogli elettorali e sulle manipolazioni”.
Il presidente russo Dmitry Medvedev ha insistito che le elezioni sono state “eque, oneste e democratiche”.
La polizia russa ha caricato alcune migliaia di manifestanti che si erano riuniti sotto la pioggia battente per denunciare i brogli elettorali, mentre cantavano “La Russia senza Putin”. Gli arresti sono avvenuti quando i manifestanti hanno cercato di marciare verso il Cremlino. E’ stato uno dei più grandi raduni nella capitale russa degli ultimi anni.