L’inverno prolungato, la primavera che torna, ma esita, sembrerebbero fomentare il cosiddetto “male di primavera” secondo gli esperti della Società italiana di psichiatria (Sip) .
Stanchezza, irascibilità, disturbi della concentrazione sono alcune delle caratteristiche di questi disturbi affettivi che colpiscono due milioni di italiani.
“Persone che – spiega Claudio Mencacci, presidente della Società italiana di psichiatria (Sip) – risentono dei cambi di stagione”.
Anche se in questi giorni stiamo assistendo di più ad un prolungamento dell’inverno l’effetto non cambia molto secondo gli esperti.
“Questo inverno eterno – spiega Mencacci – certamente non aiuta l’umore di nessuno e rischia di peggiorare ulteriormente lo stato d’animo di chi già vive male il cambio di stagione”.
E’ circa “il 10% della popolazione ad essere afflitto da disturbi dell’umore, circa 5-6 milioni di persone, di cui il 40% soffre in modo particolare proprio i ‘passaggi’ stagionali, con manifestazioni che vengono considerate un peggioramento”. I
Secondo l’esperto, “si tratta di disturbi affettivi che, in realtà, ci mostrano come siamo in collegamento con i ritmi della natura più di quanto non crediamo” e che si possono affrontare al meglio aumentando l’attività fisica, favorendo il processo di adattamento dell’organismo. Per chi è già in cura, invece, Mencacci suggerisce “un perfezionamento del trattamento farmacologico sulla base dei sintomi”.