La canna domestica, l’Arundo donax, potrebbe essere utile per produrre biogas secondo una ricerca della Scuola Superiore Sant’Anna. Un’altra ricerca statunitense propone invece di realizzare con un procedimento particolare biodiesel dai sacchetti di plastica.
La canna domestica resta produttiva per 10-15 anni nell’area mediterranea, per questo potrebbe essere adatta per produrre biogas per suo contenuto in biometano. La canna può essere inoltre utilizzata anche per produrre elettricità e calore.
I ricercatori dell’Illinois Sustainable Technology Center hanno invece trovato un processo, già commerciabile secondo gli stessi scienziati, che trasforma una gran parte dei sacchetti di plastica in biodiesel.
Il processo prevede il riscaldamento delle borse in una camera priva di ossigeno, un processo chiamato pirolisi. “È possibile ottenere solo dal 50 al 55 per cento di carburante dalla distillazione del petrolio greggio”, ha detto il dottor Brajendra Kumar Sharma, uno degli autori della ricerca. “Ma poiché questo materiale plastico è costituito da petrolio si può recuperare quasi l’80 per cento di carburante tramite distillazione.”