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Elefanti e rinoceronti di nuovo in Europa per preservare la biodiversità

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 04.03.2014

Secondo una ricerca pubblicata sui PNAS decine di migliaia di anni fa l’Europa era popolata da grandi mammiferi con molte foreste e grandi praterie.

Con l’avvento dell’uomo moderno la gran parte dei grandi mammiferi scomparve. I ricercatori dell’Università Aarhus sono giunti a queste conclusioni portando avanti gli studi sui coleotteri fossili, soprattutto gli scarabei stercorari.

Crediti: Illustratore: Elke Gröning.

Crediti: Illustratore: Elke Gröning.

“I grandi animali in numeri elevati erano parte integrante della natura nella preistoria. La composizione dei coleotteri nei siti fossili ci dice che la percentuale e il numero dei grandi animali selvatici è diminuita dopo la comparsa dell’uomo moderno. Di conseguenza si sono sviluppate fitte foreste,che poi sono state eliminate quando l’uomo ha cominciato ad usare la terra per l’agricoltura”, spiega il professor Jens – Christian Svenning.

Secondo i ricercatori se si vogliono recuperare gli ecosistemi naturali del passato e preservare la biodiversità, lo studio può essere utile.

“Un modo importante per creare più ecosistemi con un alto livello di biodiversità è fare spazio ai grandi erbivori nel panorama europeo. Ed eventualmente reintrodurre animali come bovini selvatici, bisonti e persino elefanti. Potrebbero creare e mantenere una variegato vegetazione negli ecosistemi temperati, e garantire così la base per un alto livello di biodiversità”, ha detto Jens – Christian Svenning

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