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Greenpeace arriva a La Spezia contro le centrali a carbone

Greenpeace incontrerà in un tour le comunità colpite dagli effetti della produzione di energie da fonti fossili

Scritto da Redazione di Gaianews.it il 25.06.2014

Sono ancora troppe le centrali a carbone in Italia e Greenpeace con un’azione eclatante ha voluto chiedere oggi al premier Renzi, anche in vista del semestre di presidenza europeo, maggior impegno per ridurre le fonti di energia fossile in Italia. Gli attivisti di Greenpeace sono saliti su una gru nella centrale a carbone dell’ENEL dove hanno aperto uno striscione.

Greenpeace

Si chiama “Non è un paese per fossili” la campagna di Greenpeace che attraverserà tutta la penisola visitando alcune comunità che subiscono gli effetti dell’inquinamento prodotto dall’energia da fonti fossili.

A pochi metri dalla centrale a carbone dell’ENEL di La Spezia, ad esempio, c’è una scuola materna. Anche sul rullo che trasporta il carbone alla centrale, che si trova a ridosso della scuola , gli attivisti di Greenpeace hanno aperto uno striscione.

Secondo uno studio commissionato da Greenpeace all’Università di Stoccarda la centrale di La Specia sarebbe la causa di 70 morti premature ogni anno.

Per questo Greenpeace chiede con forza al Governo, e al premier Renzi, in occasione del semsetre di presidenza europeo di dare un maggiore impulso alle energie rinnovabili in Italia. Meno energie fossili, spiega Greenpeace nello striscione, più rinnovabili e più indipendenza.

Greenpeace ha lanciato anche una petizione legata alla campagna che si può firmare a questo link.

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